A Brolo si torna al voto, le riflessioni del cittadino brolese Ciccio Natoli
Ci accingiamo alla fine della legislatura e si approssima la data di voto per il rinnovo dell’amministrazione comunale di Brolo.
Nel paese sembra non respirarsi aria elettorale e a parte le manovre per la costruenda – sembrerebbe già completata – lista dell’uscente Pippo Laccoto, tutto tace.
Chi elogia l’operato dell’amministrazione uscente si esprime esclusivamente attraverso commenti che riguardano le opere pubbliche, i “travagghi”e i finanziamenti ad essi relativi. Colgo dunque l’occasione per fornire una breve (per il momento) riflessione su quanto fatto dall’amministrazione uscente in questi ultimi 5 anni, relativamente a quanto sopra.
E’ oggettivo constatare che alcune opere sono state realizzate e di altre sono in corso i lavori di esecuzione o la prossima apertura dei cantieri.
Oltre a questo, il “quasi” nulla.
Approfondendo nel merito è doveroso constatare alcuni aspetti:
- la nuova piazzetta Roma, una delle “porte” del centro storico è esteticamente a dir poco opinabile e fuori contesto architettonico (e qui mi fermo!) ma soprattutto ad oggi poco fruibile nella sua funzione, date le chiusure con catene di metallo, la mancanza del necessario arredo urbano e soprattutto ha fatto venir meno circa una ventina di parcheggi a servizio della zona e ciò ha messo in crisi le attività commerciali e di ristorazione ivi presenti senza che si pensasse per tempo a soluzioni alternative;
- anche la nuova struttura che sorge al posto del Palatenda in Piazza Annunziatella, i cui lavori proseguono fortemente a rilento, parallelepipeda e squadrata, lascia non pochi dubbi rispetto alla sua estetica e funzionalità… certamente nel 2024 si poteva fare molto meglio;
- per il Centro Anziani in Piazzetta Archimede si è scelta una soluzione per la sistemazione esterna ancor più opinabile. Data la carenza di spazi aggregativi all’aperto del paese, la piazzetta poteva essere lasciata libera – senza aiuole a raso con elementi decorativi di dubbio gusto – come spazio esterno che durante giornate assolate avrebbe potuto ospitare piccoli eventi come presentazioni di libri, attività per gli anziani, etc.;
Inoltre restano ad oggi incomplete alcune opere e improduttivi alcuni interventi manutentivi di grande importanza:
- i lavori relativi all’ex Casa Albergo Anziani oggi destinata ad istituto scolastico sono praticamente fermi da più di due anni e si sottolinea che la data di consegna delle opere è ad oggi fissata (vedasi tabella di cantiere) al 2 novembre 2021… i motivi che hanno “fermato” il cantiere rimangono ancora oggi misteriosi allo scrivente;
- il cantiere della rotonda sulla s.s. 113 in località S. Anna pochi giorni fa ha compiuto un anno. Vero è che il cantiere stesso appartiene all’ANAS ma la sicurezza dei cittadini è di responsabilità degli amministratori (nella fattispecie non solo di quelli del Comune di Brolo). Non è serio dunque “papariarsi” all’apertura dei cantieri e dire “io non c’entro nulla, passavo di lì” quando ci sono ritardi, incongruenze e rischi per i cittadini. Frattanto la rotonda è ancora priva della necessaria segnaletica orizzontale e verticale e di una illuminazione degna di questo nome;
- anche il cinema comunale… altro annoso problema… è ancora oggi chiuso e di fatto inagibile nonostante proclami e promesse del recente passato.
- Infine con motivazioni ancor più misteriose numerosi alberi, alcuni dei quali con storia pluridecennale caratteristici del nostro paese, sono stati tagliati per far spazio ad altro con flebili sospirate e sottaciute giustificazioni.
Mi fermo qui con l’elencazione… per il momento.
Una riflessione: può il lavoro di un’amministrazione riguardare solo opere e lavori pubblici ed esser giudicato solo su questo?
In questi cinque anni, con aumento esponenziale, si sono viste attività commerciali, artigianali e di ristorazione chiudere mestamente ed altre aprire, reggere per pochi mesi e abbassare definitivamente le saracinesche altrettanto mestamente nel silenzio quasi surreale della politica. Si pensi anche allo sportello di Banca Intesa, a servizio dei cittadini brolesi e dell’hinterland, chiuso e rilocalizzato nell’assordante silenzio della politica regionale. Giovani e meno giovani hanno lasciato il nostro paese per trasferirsi altrove, in Italia ed all’estero, per lavoro. Non solo laureati e vincitori di concorsi nella pubblica amministrazione ma anche operai, manovali, artigiani, lavoratori del mondo della ristorazione, etc.
La politica ha l’obbligo di tentare di creare le condizioni per cui i nostri figli, i nostri fratelli, i nostri genitori non siano costretti ad operare queste drastiche scelte. Con i cantieri pubblici certamente lavorano appaltatori e sub-appaltatori, professionisti e relativi indotti ma gli stessi servono a poco se non si operano seri interventi sociali, di supporto alle famiglie e parallelamente scelte amministrative che vanno nella direzione di quanto sopra ho espresso.
Questa mia prima nota – ho intenzione di esprimermi ancora e su molti altri aspetti – ha il duplice obiettivo di aprire un dibattito politico ad oggi inesistente e lanciare un appello alle forze libere ed autonome di Brolo al fine di garantire, come democrazia pretende, una voce ed un’azione alternative ad un sistema politico che da troppo ha messo radici sul nostro territorio. E’ d’obbligo ed è già in atto il massimo impegno per aggregare cittadini con autonomia di scelta e di azione, competenti, appassionati e con voglia di fare, giovani e non solo, che rappresentino realmente una “cosa nuova” nel paese, in grado di progettare un futuro di sviluppo economico e sociale all’altezza delle aspettative del nostro territorio.
Metto umilmente a disposizione le mie competenze, le mie risorse e la mia passione per essere garante attivo di questo progetto. Mettendoci la faccia. Per Brolo ed i brolesi.
Ciccio Natoli, Cittadino Brolese.
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