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A Palermo, manifestazione USB: precariato e sanità in primo piano

Sindacati USB Palermo

Provenienti da ogni angolo della Sicilia, numerosi lavoratori si sono radunati sotto le finestre del Palazzo della Regione Siciliana per rivendicare diritti, salari e dignità. La manifestazione, organizzata dall’USB alla vigilia delle elezioni europee, ha posto l’accento sulle priorità spesso trascurate in un contesto di economia di guerra che distoglie miliardi dallo Stato Sociale verso spese militari, sotto la minaccia dell’autonomia differenziata.

Tra i temi principali trattati, vi è stata la lotta al precariato, in particolare per i lavoratori ASU che operano senza contratto da oltre 25 anni sotto la diretta gestione della Regione. USB ha richiesto la loro stabilizzazione attraverso l’applicazione dell’articolo 10 comma 2 della Legge Regionale 1/2024, l’inserimento nel PIAO a invarianza di spesa e una convocazione urgente in Giunta per discutere il tema. Alla manifestazione hanno partecipato anche i lavoratori ASU dell’Osservatorio Astronomico di Palermo e dell’Accademia di Belle Arti di Palermo.

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Altro punto cruciale è stato il diritto alla salute. La situazione delle aziende sanitarie è critica, con tagli ai tetti di spesa, carenza di medici e personale, eccessivi carichi di lavoro e demansionamento. I pazienti siciliani si trovano costretti a scegliere tra cure fuori Regione o servizi privati, con liste d’attesa infinite e strutture carenti. USB ha sottolineato che la sanità deve essere pubblica, universale e non oggetto di profitto, evidenziando la crescente rinuncia alle cure da parte della popolazione.

La sicurezza sul lavoro è un altro tema centrale. In Sicilia, la gestione regionale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro è ritenuta inadeguata, con un numero insufficiente di ispettori e mancanza di investimenti in prevenzione. USB ha chiesto interventi strutturali per potenziare le funzioni ispettive, attraverso un tavolo permanente con il Ministero del Lavoro e l’INL.

Non è stata tralasciata la questione della sicurezza per i pendolari siciliani, che affrontano quotidianamente strade pericolose e infrastrutture incomplete. La Sicilia detiene il record per il maggior numero di opere pubbliche incompiute in Italia, con molte strade e linee ferroviarie in pessime condizioni, treni obsoleti e collegamenti insufficienti tra le province.

Dopo il presidio, la Presidenza ha contattato le referenti dell’USB per ricevere ufficialmente le richieste avanzate, rimandando ogni incontro ufficiale al post-elezioni. USB ha ribadito che continuerà la sua lotta fino a ottenere risposte concrete.

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