Cronaca

Anziana truffata a Mistretta, due catanesi agli arresti domiciliari

Carabinieri Mistretta

I Carabinieri della Compagnia di Mistretta, su ordine del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Patti e su richiesta della locale Procura della Repubblica, hanno eseguito l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un uomo di 36 anni e una donna di 44 anni, entrambi originari della provincia di Catania. I due sono ritenuti responsabili di truffa in concorso ai danni di un’anziana residente a Mistretta.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Patti sotto la guida del Procuratore Capo Angelo Vittorio Cavallo, sono scaturite da una denuncia sporta dalla vittima e da dichiarazioni raccolte tra testimoni. Gli inquirenti hanno identificato il metodo fraudolento utilizzato dai sospettati, basato su una pianificazione dettagliata. Attraverso il cosiddetto “metodo del falso carabiniere”, i truffatori avrebbero convinto la donna a consegnare monili in oro e preziosi per un valore complessivo di oltre 50.000 euro.

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Tribunale Patti

La dinamica prevedeva una telefonata alla vittima da parte di un uomo che si sarebbe presentato come “Maresciallo dei Carabinieri”. Quest’ultimo, utilizzando una falsa emergenza, aveva informato l’anziana che il figlio era stato arrestato in seguito a un incidente stradale e che una cauzione era necessaria per evitare l’arresto. Spaventata, la donna aveva consegnato i propri beni a un individuo che si era recato a casa sua fingendosi membro dell’Arma.

Le analisi dei sistemi di videosorveglianza e l’identificazione del veicolo, un’auto a noleggio utilizzata per la fuga, hanno fornito ulteriori riscontri. L’operazione è parte delle attività di contrasto portate avanti dai Carabinieri di Messina, che, oltre a monitorare il territorio, promuovono campagne di sensibilizzazione nelle parrocchie e nei centri per anziani, volte a prevenire frodi simili. Le Forze dell’Ordine ribadiscono l’importanza di non fidarsi di richieste telefoniche di denaro e di contattare immediatamente il numero 112 in caso di sospetti.

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