Arrestati due poliziotti a Palermo con l’accusa di corruzione
Due agenti della Squadra Mobile di Palermo, il sovrintendente capo e il vice sovrintendente sono stati arrestati con gravi accuse di corruzione, peculato e falsificazione di documenti. L’operazione è stata coordinata dal procuratore di Palermo, Maurizio de Lucia, e dall’aggiunto Paolo Guido.
Le accuse pendenti contro i due agenti riguardano molteplici reati. Si sospetta che abbiano sottratto droga sequestrata durante indagini e l’abbiano consegnata a un noto spacciatore, Ignazio Carollo, 42 anni, che è stato anch’esso arrestato e si trova attualmente in carcere.
Durante le indagini è emerso un ulteriore dettaglio inquietante: il sovrintendente capo avrebbe ricevuto denaro da Carollo in cambio di informazioni sullo stato delle indagini in corso. Questa grave corruzione mina la fiducia nella Polizia e nell’efficacia delle forze dell’ordine.
Inoltre, i due agenti sono accusati di aver falsificato documenti ufficiali relativi alla distruzione della droga sequestrata. Questa operazione avrebbe consentito loro di simulare lo smaltimento della droga in modo fraudolento.
Le misure cautelari sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari di Palermo su richiesta della Procura, e i tre imputati si trovano ora in custodia cautelare.
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