Arrestato dipendente comunale di Librizzi per incendio doloso
Nella mattinata odierna, le forze dell’ordine hanno proceduto all’esecuzione di un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Patti, il dott. Ugo Molina, su richiesta della Procura della Repubblica. Tale ordine riguarda un individuo impiegato nel Comune di Librizzi, con incarichi specifici relativi all’acquedotto e alla manutenzione. Il Giudice ha ravvisato gravi indizi di colpevolezza in merito a reati previsti dagli articoli 56 e 423 bis del Codice Penale, in particolare per quanto concerne l’incendio boschivo in forma tentata.
Gli eventi risalgono al 17 settembre 2023, quando un vasto territorio boschivo, esteso per circa 100 metri quadrati e soggetto a vincolo ai sensi dell’art. 142 del Decreto Legislativo 42/2004, situato in Contrada S. Opolo nel comune di Librizzi, a ridosso della strada provinciale Patti – San Piero Patti, è stato colpito da un incendio di notevole entità.
Questa zona, caratterizzata da una densa vegetazione mediterranea, è situata a breve distanza da un insediamento residenziale composto da una decina di nuclei familiari. Alcuni di questi residenti avevano posizionato bombole di gas all’esterno delle loro abitazioni, creando così un serio rischio di propagazione delle fiamme verso l’insediamento.
L’incendio, sin dalle prime fasi, si è manifestato come un evento di estrema gravità, risultando di origine dolosa, come dichiarato dal Giudice nell’ordinanza. La mancata pronta azione dei soccorritori avrebbe potuto causare danni devastanti, estendendosi rapidamente alle zone boschive circostanti, agli arbusti e alla vegetazione mediterranea, nonché alle abitazioni locali. L’uso di un innesco posizionato strategicamente alle pendici di una collina, in prossimità di una strada circondata da materiale facilmente infiammabile, avrebbe potuto favorire la rapida diffusione delle fiamme, sfruttando l’effetto camino.
Le indagini condotte dai Carabinieri, con l’ausilio di filmati registrati da apposite videocamere, hanno rivelato in modo incontrovertibile che l’individuo ora indagato è il responsabile di tale atto incendiario. Le immagini mostrano chiaramente come, alle ore 18:43 del 17 settembre 2023, una vettura BMW nera si sia avvicinata al luogo dell’incendio. Il conducente del veicolo ha esteso il braccio dal finestrino lato guida e ha lanciato un innesco, consistente in una piccola palla bianca infuocata, in direzione della vegetazione sulla collina. L’innesco ha generato immediatamente le fiamme.
Le riprese video, della durata di circa 35 secondi, si interrompono e riprendono alle ore 18:47, quando un altro veicolo estraneo ai fatti passa dal luogo. La stessa videocamera cattura anche l’inizio repentino dell’espansione delle fiamme e la caduta di alcune pietre sulla strada provinciale dal costone.
Le indagini hanno beneficiato della collaborazione attiva di volontari del servizio antincendio, che non solo hanno partecipato alle operazioni di spegnimento, ma hanno anche installato foto-video trappole lungo la strada pubblica.
Ulteriori accertamenti svolti dai Carabinieri hanno confermato i gravi indizi di colpevolezza attribuiti all’individuo coinvolto.
Questo episodio sottolinea l’importanza della cooperazione tra cittadini attenti e le forze dell’ordine nel contrasto di fenomeni gravi come l’incendio doloso.
Il Giudice ha disposto per l’indagato la misura cautelare degli arresti domiciliari, con l’applicazione di un braccialetto elettronico.
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