Asp Messina, crescono i casi di morbillo, appelli alla prevenzione
Dal 1° gennaio al 30 novembre 2024, in Italia sono stati segnalati 991 casi di morbillo, di cui il 91,5% confermati in laboratorio. Tra questi, 71 casi (7,2%) sono risultati importati. I dati, forniti dal Servizio Prevenzione Epidemiologica e Medicina Preventiva (Spem) dell’Asp di Messina, evidenziano una forte incidenza in Sicilia, con 35,3 casi per milione di abitanti, rispetto alla media nazionale di 18,3 casi. La provincia di Messina ha registrato 33 casi, con un incremento significativo a partire da ottobre, prevalentemente nella zona ionica.
Secondo Salvatore Sidoti, Direttore del Spem dell’Asp di Messina, il 79% dei casi nella provincia riguarda soggetti non vaccinati, di età compresa tra 7 mesi e 56 anni. “Quasi la metà dei casi coinvolge bambini tra i 7 mesi e i 7 anni, fascia per cui la vaccinazione è obbligatoria dal 2017”, ha dichiarato. Inoltre, tre casi sono stati segnalati in individui con stato vaccinale incerto, due in persone con una sola dose e uno in un soggetto che aveva completato il ciclo vaccinale.
A livello nazionale, il morbillo continua a causare complicanze significative: dall’inizio dell’anno si contano 149 casi di epatite con aumento delle transaminasi, 109 di polmonite e un caso di encefalite in un giovane adulto non vaccinato. Storicamente, la malattia ha mostrato cicli epidemici con picchi attenuati grazie all’incremento delle vaccinazioni, in particolare dal 1997.
Sidoti ha lanciato un appello alla popolazione: “La vaccinazione è gratuita e disponibile presso i Centri Vaccinali Asp della provincia. È l’unico mezzo efficace per prevenire il morbillo e le sue gravi complicanze. Sensibilizzare le famiglie sull’importanza del ciclo vaccinale è cruciale per garantire la sicurezza della comunità”.
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