Assoluzione per Salvatore Agnello: Corte di Appello di Messina ritiene le accuse infondate
Si è concluso con l’assoluzione il procedimento penale a carico di Salvatore Agnello, titolare di una nota azienda metallurgica di Gioiosa Marea. L’imprenditore era stato tratto in giudizio per i reati di lesioni, danneggiamento e violenza privata. Tuttavia, la Corte di Appello di Messina, con sentenza del 12/04/2023, ha ritenuto le accuse infondate e ha revocato le statuizioni civili, assolvendo l’imputato perché il fatto non sussiste.
Il Tribunale di Patti aveva condannato Agnello alla pena di mesi 8 di reclusione ed al risarcimento danni in favore della parte civile, ma l’imputato ha proposto appello per il tramite del difensore, ritenendo che la condanna fosse ingiusta ed erronea.
Secondo l’accusa, nel novembre 2014, Agnello avrebbe aggredito Zodda Carmelo Antonino, preso a pugni la sua auto e inseguito a bordo della sua auto per diversi km, tamponandolo e costringendolo a fermarsi, dopodiché lo avrebbe minacciato e costretto a scendere dall’auto per andare a fare un pagamento.
Nonostante i fatti fossero stati contestati, la sentenza del Tribunale di Patti aveva ritenuto l’imprenditore colpevole. Tuttavia, la Corte di Appello di Messina ha revocato tale sentenza, assolvendo l’imputato perché il fatto non sussiste e revocando le statuizioni civili.
L’imprenditore, difeso dall’avvocato Vincenzo Amato (nella foto), era stato tratto in giudizio innanzi al Tribunale di Patti per con l’accusa di aver commesso i reati di lesioni, danneggiamento e violenza privata.
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