Atto intimidatorio nel Palermitano, coinvolto imprenditore locale
Un imprenditore edile di Altofonte, nel Palermitano, è stato vittima di un grave atto intimidatorio. In una modalità che richiama le scene del film “Il Padrino”, ignoti hanno decapitato un cavallo, lasciandone la testa sul sedile di un escavatore, e ucciso una mucca gravida, abbandonando il vitello sul corpo squartato dell’animale.
L’orribile scoperta è avvenuta nella proprietà dell’uomo, situata a Poggio San Francesco. La casa, attualmente disabitata, ha fatto da scenario a questa brutale intimidazione. La vittima ha denunciato l’accaduto ai Carabinieri di Monreale, che stanno conducendo indagini approfondite sull’episodio, attribuendogli un chiaro stampo mafioso.
L’imprenditore, noto e stimato in paese per i numerosi lavori realizzati per conto del Comune, ha dichiarato di non aver ricevuto minacce o avvertimenti recenti. L’amministrazione comunale di Altofonte, attraverso il sindaco Angela De Luca, ha espresso sdegno per quanto accaduto.
«Sono rimasta pietrificata, non riesco a spiegarmi tanta barbarie. Desidero esprimere la mia totale solidarietà alla vittima, insieme a quella della giunta e del Consiglio comunale», ha affermato il sindaco. De Luca ha inoltre sottolineato come l’intera comunità sia turbata da un gesto così crudele e ha auspicato che le forze dell’ordine individuino rapidamente i responsabili.
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