Politica

Aumento Indennità Partecipate, Catanzaro: “Fermata una vergogna”

Michele Catanzaro

Nel corso di una recente seduta dell’Assemblea Regionale Siciliana, è stato respinto l’articolo 1 del disegno di legge stralcio relativo alle società partecipate, che proponeva un incremento delle indennità destinate ai vertici di tali enti. Il voto, avvenuto a scrutinio segreto, ha segnato una battuta d’arresto per l’iniziativa sostenuta dalla maggioranza di governo.

Michele Catanzaro, capogruppo del Partito Democratico all’Ars, è intervenuto in aula criticando duramente la proposta. “Abbiamo impedito una vergogna!”, ha affermato. Ha poi aggiunto: “La Sicilia affonda tra conti pubblici in rosso, sanità allo sbando, siccità. Per non parlare dei disegni di legge importanti che da mesi attendono di essere discussi e che il centrodestra tiene nel cassetto. Eppure per il governo e la maggioranza qual è la priorità? Aumentare gli stipendi dei vertici delle partecipate!”.

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Secondo Catanzaro, la scelta di proporre un incremento degli emolumenti ai dirigenti delle partecipate risulta in contrasto con la situazione economica e sociale dell’isola. Ha sottolineato che le opposizioni, guidate dal Partito Democratico, si sono opposte sin dall’inizio alla misura, riuscendo infine a ottenere il rigetto da parte dell’aula.

L’episodio ha suscitato attenzione anche per la modalità di votazione, che con il ricorso al voto segreto ha reso impossibile attribuire le singole responsabilità politiche. La decisione dell’aula interrompe dunque, almeno per il momento, l’iter legislativo volto alla modifica del trattamento economico dei vertici delle società partecipate regionali.

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