Carenza di medici: ospedale di Barcellona alla ricerca di soluzioni
Pronto Soccorso di Barcellona: Carenza di personale persiste, Asp ricorre a terze agenzie. Numerose procedure di reclutamento falliscono. L’ospedale chiede autorizzazione per esternalizzare il servizio. Problemi attribuiti alla competizione con la sanità privata e limitazioni gestionali. Nessun candidato per i posti vacanti.
Il pronto soccorso dell’Ospedale Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto, nonostante i numerosi bandi pubblicati dall’Asp, non può ancora riaprire a causa della mancanza di personale. L’Asp ha provato a risolvere il problema avviando diverse procedure di reclutamento, ma senza successo. Solo sette domande sono pervenute per un concorso, ma l’assessorato regionale alla Salute deve ancora nominare un componente della commissione per procedere con il processo di selezione.
Di fronte a questa situazione critica, l’Asp di Messina ha richiesto l’autorizzazione all’assessorato regionale per poter esternalizzare i servizi del pronto soccorso a terze agenzie, in base all’articolo 21 della legge regionale 5 del 2019. Tale soluzione è stata già adottata con successo da altre Asp regionali e del nord Italia per risolvere la carenza di personale.
Il Pronto Soccorso di Barcellona Pozzo di Gotto ha avviato diverse procedure di reclutamento, ma fino ad ora non sono pervenute domande sufficienti per coprire i posti vacanti. Le procedure comprendono l’avviso pubblico per titoli per la formulazione di una graduatoria per il conferimento di incarichi a tempo determinato di dirigente medico di medicina d’emergenza-urgenza per il P.O. di Barcellona, l’avviso pubblico per titoli per il conferimento di incarichi a tempo determinato di dirigente medico di medicina d’emergenza-urgenza per i presidi dell’Azienda, l’avviso pubblico di manifestazione di interesse per incarichi libero professionali di medico di medicina d’emergenza-urgenza per i presidi dell’Azienda, e un concorso pubblico per due posti di dirigente medico di medicina d’emergenza-urgenza.
Il manager Bernardo Alagna sottolinea che nonostante l’ospedale abbia i posti di lavoro disponibili, nessuno sembra interessato a occuparli. La situazione è attribuita alla difficoltà della sanità pubblica nel competere con gli stipendi offerti dalla sanità privata a causa delle limitazioni di budget. Inoltre, i manager pubblici devono seguire restrizioni gestionali che non consentono loro di utilizzare pienamente i fattori produttivi a loro disposizione per raggiungere gli obiettivi assegnati.
Nonostante gli sforzi dell’azienda sanitaria, i concorsi rimangono senza candidati, e questa non è la prima volta. Sarebbe opportuno considerare incentivi per i posti considerati disagiati al fine di risolvere questa situazione.
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