Caso De Luca-Siciliano, la sentenza: 8 e 4 mesi di reclusione
Il giudice monocratico di Reggio Calabria, Giuseppe Iori, ha emesso la sentenza relativa al caso che coinvolge l’attuale sindaco di Taormina, Cateno De Luca, e l’editore Armando Siciliano. La decisione giudiziaria ha stabilito una condanna a otto mesi di reclusione per De Luca e quattro mesi per Siciliano. Questo verdetto è il risultato di un lungo processo legato alle denunce di diffamazione presentate da De Luca nei confronti dei magistrati che avevano condotto indagini su di lui, con particolare attenzione all’ex procuratore generale Vincenzo Barbaro.
Il processo si concentra su uno dei numerosi casi di diffamazione riguardanti il magistrato in pensione e fa parte di una serie di procedimenti giudiziari collegati ai dossier di Cateno De Luca contro i magistrati di Messina. Mentre attendiamo ulteriori sviluppi, il giudice ha sospeso la pena di reclusione solo per uno dei due imputati, condizionando tale sospensione al risarcimento del danno. È importante notare che la condanna inflitta è inferiore alla richiesta dell’accusa, che aveva chiesto una pena di un anno.
L’avvocato Tommaso Autru Ryolo ha rappresentato l’ex procuratore generale Vincenzo Barbaro, mentre gli avvocati Tommaso Micalizzi e Carlo Taormina hanno difeso Cateno De Luca. Nonostante questa sentenza, il conflitto tra i magistrati e il leader di Sicilia Vera sembra destinato a continuare. Cateno De Luca ha reagito al verdetto attraverso i suoi canali social, esprimendo opinioni fortemente contrastanti.
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