Comitato denuncia: l’acqua a Messina resta non potabile
Il Comitato “Vogliamo l’acqua dal rubinetto!” ha incontrato i rappresentanti dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina per discutere le problematiche sollevate nel “Dossier acqua a Messina”, reso pubblico lo scorso 22 marzo e formalmente consegnato in occasione dell’incontro. Secondo quanto riferito nella nota diffusa dal comitato, l’ASP ha confermato che l’acqua nella città dello Stretto non è attualmente potabile, in attesa del completamento degli interventi di messa in sicurezza dei pozzi, avviati nel mese di settembre e affidati all’AMAM e al Comune.
“Solo al termine di questi lavori – si legge nella nota – l’ASP potrà effettuare i controlli conclusivi e rilasciare un giudizio di idoneità”. L’Azienda ha inoltre comunicato che saranno sottoposti a valutazione soltanto tre dei cinque pozzi originari, in quanto quelli situati a Briga sono stati chiusi. Il comitato ha sollevato interrogativi circa le ragioni e i tempi di tale chiusura, chiedendo chiarimenti su eventuali rischi sanitari o complessità tecniche.
Nel corso dell’incontro, il gruppo ha reiterato la richiesta di accesso ai dati relativi ai monitoraggi precedenti l’ordinanza sindacale del 5 settembre, nonché ai risultati dei controlli periodici effettuati dall’ASP. È stata inoltre affrontata la questione della presenza di arsenico nelle aree di Nizza e Contesse, su cui l’ASP ha dichiarato di non avere competenza investigativa.
Il comitato ha espresso preoccupazioni riguardo alle responsabilità istituzionali, attribuendo ritardi e carenze nella gestione dell’emergenza idrica all’Amministrazione comunale e all’AMAM, sotto la direzione del Sindaco Federico Basile. L’assenza di un piano operativo e la mancata trasparenza sui dati restano, secondo quanto riportato, elementi critici.
Infine, è stata annunciata la volontà del comitato di proseguire le proprie attività di vigilanza, presentando nuove richieste formali di accesso agli atti e promuovendo una gestione idrica pubblica, trasparente e conforme ai diritti dei cittadini.
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