Commercialisti messinesi coinvolti in presunta truffa fiscale
Nell’ambito di un’attività di polizia giudiziaria condotta con grande precisione e coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina hanno messo in atto tre ordini cautelari. Questi provvedimenti sono stati presi nei confronti di un funzionario della Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate e due commercialisti messinesi, in relazione a presunte attività illecite di concussione, induzione indebita a dare utilità e l’emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
L’azione investigativa ha avuto inizio a seguito della denuncia di un imprenditore, il quale aveva richiesto contributi finanziati dal “Decreto Ristori” durante l’emergenza sanitaria Covid-19.
Secondo quanto emerso dalle indagini preliminari, il funzionario dell’Agenzia delle Entrate avrebbe proposto all’imprenditore un accordo che collegava l’erogazione dei contributi alle sponsorizzazioni di un’associazione sportiva dilettantistica, di cui egli stesso ricopriva la carica di Team Manager.
Successivamente, le indagini hanno rivelato un possibile contesto illecito più ampio, coinvolgendo anche due commercialisti che, in accordo con il funzionario pubblico, avrebbero incoraggiato i loro clienti a effettuare donazioni alle sponsorizzazioni. Inoltre, le imprese che avevano aderito a tali richieste ottenevano benefici fiscali, deducendo le spese di sponsorizzazione come costi aziendali.
Le aziende coinvolte, complessivamente quattro, sono state altresì oggetto di indagine per aver corrisposto indebitamente tali benefici, cercando di ottenere vantaggi in procedimenti amministrativi.
Un ulteriore aspetto emerso dalle indagini è la presunta natura fittizia delle sponsorizzazioni, poiché non sono state riscontrate evidenze di alcuna attività pubblicitaria da parte dell’Associazione Sportiva Dilettantistica.
In seguito alle prove raccolte, il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale peloritano ha emesso un’ordinanza che ha stabilito gli arresti domiciliari per il funzionario dell’Agenzia delle Entrate e il divieto temporaneo di esercitare la professione per i due commercialisti messinesi, con una durata di 12 mesi.
Le indagini proseguiranno per fare luce su questa complessa rete di attività illecite, garantendo l’integrità delle istituzioni e del sistema fiscale.
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