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Concorso Asp Messina, ottantadue posti per dirigenti medici

Medici Asp Messina

L’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina ha approvato, con delibera del 23 marzo 2025, un concorso pubblico per titoli ed esami destinato al reclutamento di 82 dirigenti medici in diverse discipline, con l’obiettivo di colmare le carenze di personale medico negli ospedali del territorio provinciale. Si tratta di una procedura concorsuale articolata, considerata tra le più significative recentemente promosse dall’ente.

I posti disponibili sono così ripartiti: sei unità per la Psichiatria, tre per la Medicina del Lavoro, otto per l’Emergenza–Urgenza, una per la Neurologia, due per l’Oncologia Medica, cinque per l’Anestesia e Rianimazione, sei per la Chirurgia Generale, cinque per la Ginecologia e Ostetricia, sette per la Radiodiagnostica, ventotto per l’Organizzazione dei Servizi Sanitari di Base e undici per l’Igiene, l’Epidemiologia e la Sanità Pubblica.

CanaleSicilia

Niutta Cuccì RanieriTrimarchi

Le candidature dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica, entro il termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione dell’estratto del bando sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, utilizzando l’apposita applicazione disponibile sul portale istituzionale www.asp.messina.it.

La Direzione strategica dell’Asp di Messina, composta dal Direttore Generale Giuseppe Cuccì, dal Direttore Amministrativo Giancarlo Niutta e dal Direttore Sanitario Giuseppe Ranieri Trimarchi, ha dichiarato: “L’importanza di questa iniziativa per garantire un’assistenza sanitaria adeguata e tempestiva ai cittadini”.

In un’ulteriore nota, si sottolinea che “il potenziamento degli organici e il reclutamento di figure professionali qualificate rappresentano una risposta efficace alle sfide attuali del nostro sistema sanitario. La salute dei cittadini deve rimanere la nostra priorità assoluta ed investire nel capitale umano è fondamentale per elevare gli standard di cura e garantire un servizio sempre più efficiente e vicino ai bisogni della popolazione. Speriamo che sempre più medici scelgano la sanità pubblica e si impegnino per la salute della collettività”.

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