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Confesercenti, Bulgaria chiama Sicilia: nuovi orizzonti per le imprese

Bulgaria Chiama Sicilia

La Confesercenti area metropolitana di Catania ha organizzato un importante incontro tra imprenditori siciliani e rappresentanti bulgari per discutere di collaborazioni imprenditoriali e opportunità di investimento. L’evento, intitolato “Bulgaria chiama Sicilia”, ha visto la partecipazione di figure chiave provenienti dall’Ambasciata e dalla Camera di Commercio bulgare, unitamente ai vertici della Confesercenti e a esperti del settore.

Durante il workshop ospitato presso la sede di Federfarma Catania, sono stati analizzati i potenziali vantaggi di una partnership tra le due regioni. Il presidente della Confesercenti, Claudio Miceli, ha sottolineato l’importanza di sviluppare collaborazioni strategiche con la Bulgaria, evidenziando il relativo inesplorato potenziale di mercato e l’interesse reciproco nell’instaurare partnership stabili.

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I partecipanti hanno esaminato le prospettive economiche della Bulgaria, focalizzandosi sui settori delle energie rinnovabili, dell’agroalimentare, della chimica e del digitale. Roberto Mellina, esperto in fiscalità internazionale e internazionalizzazione d’impresa, ha evidenziato le opportunità offerte dal contesto bulgaro, compresi gli incentivi fiscali e le infrastrutture in rapida espansione.

Francesco Costantino, direttore della Confesercenti area metropolitana di Catania, ha enfatizzato il potenziale della Bulgaria per le startup e le aziende consolidate catanesi, citando la presenza di una solida rete internet, agevolazioni fiscali e un basso costo dell’elettricità.

Andriyana Koleva, addetta commerciale dell’Ambasciata bulgara in Italia, ha illustrato l’importanza delle relazioni commerciali tra Bulgaria e Italia, evidenziando i dati sugli scambi commerciali e le agevolazioni fiscali offerte dal Paese balcanico.

Infine, è stato discusso il progetto Corridoio 8 Transcontinental, un’importante infrastruttura di trasporto che potrebbe favorire lo sviluppo economico del Meridione d’Italia, rendendolo un hub logistico ed energetico nel Mediterraneo.

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