Corruzione e mazzette per lavori in cantieri del Messinese
Un’indagine della Procura di Messina e del comando provinciale della Guardia di Finanza ha portato alla luce presunte pratiche corruttive nel processo di riqualificazione del torrente Bisconte Catarratti, con potenziali implicazioni nella campagna elettorale comunale del 2022. La Procura, sotto la guida di Antonio D’Amato, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre individui, tra cui il commissario contro il dissesto idrogeologico e consigliere comunale Maurizio Croce. Le accuse includono corruzione legata all’aggiudicazione e all’esecuzione di appalti pubblici promossi dalla Regione Sicilia.
L’indagine è scaturita da controlli ordinati dal Prefetto di Messina presso il cantiere dei lavori di riqualificazione ambientale del torrente, in linea con il Testo Unico Antimafia del 2011. Si è evidenziato un presunto legame consolidato tra il vertice della struttura commissariale e il rappresentante legale dell’impresa esecutrice dei lavori, con il coinvolgimento di funzionari pubblici in accordi illeciti.
Le indagini hanno rivelato una serie di pratiche illecite, tra cui il finanziamento illecito alla campagna elettorale attraverso fatture per operazioni inesistenti, utilizzate per mascherare l’origine dei fondi. Si sospetta anche la truffa tramite la riduzione del numero di pali installati nel cantiere e la simulazione dello smaltimento di rifiuti, al fine di ottenere ingiusti vantaggi finanziari.
Il valore totale delle risorse sequestrate nel corso delle indagini supera i 230 mila euro. Si sottolinea che gli indagati sono presunti innocenti fino alla sentenza definitiva.
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