Corsa al rettorato: Limosani critica l’accordo Spatari-Moschella
Il candidato rettore Michele Limosani ha commentato l’ufficialità dell’accordo tra i due prorettori Spatari e Moschella, definendoli “due facce della stessa medaglia”. Limosani ha ribadito che questo connubio rappresenta un tentativo di negare il cambiamento e di continuare sulla strada del declino e del clientelismo avviato dalla precedente gestione.
Il candidato economista, che ha ottenuto il maggior numero di voti al primo turno, ha sottolineato la distanza tra la sua proposta e quelle degli altri due candidati. Limosani ha rivelato di aver avuto un incontro con il professore Moschella, sollecitato da sostenitori di quest’ultimo, ma ha dichiarato che la sua proposta rappresenta un’alternativa valida rispetto alle aspettative di rilancio dell’Ateneo.
Limosani ha evidenziato alcune contraddizioni nel comportamento di Moschella, che si era presentato come paladino della discontinuità ma ora chiude un accordo con Spatari. Ha criticato anche l’esclusione da incarichi di governo di colleghi che hanno sostenuto la professoressa Spatari, definendo il connubio come un tentativo di voler proseguire sulla strada del declino e del clientelismo.
Il candidato rettore ha concluso sottolineando l’incoerenza dimostrata dai valori su cui ha costruito il suo programma, basati sul rispetto delle regole e delle persone e sulla volontà di voltare pagina. Ha ringraziato la comunità accademica per il sostegno ricevuto al primo turno e ha invitato a compiere una scelta di campo netta in vista dell’obiettivo finale.
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