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Economia, migliora il rating della Regione. Schifani: «Ottimo risultato»

Renato Schifani

La Regione Siciliana sta vivendo un miglioramento significativo nel suo rating creditizio. L’agenzia “Fitch Ratings” ha recentemente aggiornato la sua valutazione del credito a breve termine per la regione, spostandolo da “F3” a “F2”. Questo cambiamento è stato motivato dalla costante riduzione del deficit del bilancio regionale dal 2018, che ha alleviato la pressione sulla liquidità. Inoltre, l’agenzia ha confermato la valutazione a lungo termine del merito di credito della Regione Siciliana a “BBB”, con una prospettiva stabile, in linea con il rating sovrano dell’Italia.

L’incremento del rating è il risultato diretto degli sforzi della Regione nel migliorare la sua situazione finanziaria. “Si consolida il percorso di risanamento avviato fin dall’inizio del nostro mandato attraverso manovre di rigoroso contenimento della spesa improduttiva e attenta a investimenti che puntino sullo sviluppo,” ha commentato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

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Fitch Ratings ha anche riconosciuto l’Accordo bilaterale tra il presidente della Regione e il ministro dell’Economia, firmato nel dicembre del 2022, che prevede un graduale aumento delle aliquote di compartecipazione alla spesa sanitaria dal 42,5% al 49,11%, con conseguenti aumenti nei trasferimenti statali nei prossimi anni.

L’assessore all’Economia, Marco Falcone, ha accolto con favore la decisione di Fitch Ratings, sottolineando come la Sicilia stia dimostrando maggiore affidabilità finanziaria grazie all’adempimento dei propri impegni e alla riduzione dell’indebitamento.

Inoltre, la Regione ha ottenuto risparmi significativi sulla gestione del debito, con una riduzione complessiva di 619,3 milioni di euro e una rata annuale più bassa di 37,4 milioni di euro per il 2021. La principale controparte del debito è ora Cdp (65%), seguita dal Governo centrale (32%) e dalla Banca europea per gli investimenti (3%).

Alla fine del 2022, il debito di finanziamento della Sicilia ammontava a 6,5 miliardi di euro, caratterizzato da un basso rischio grazie ai tassi fissi e alla completa ammortizzazione. La composizione del debito è cambiata dopo il rimborso di circa 2 miliardi di euro al ministero delle Finanze nel 2021-2022, sostituiti con un debito presso Cassa depositi e prestiti a tassi di interesse inferiori.

Infine, il quadro macroeconomico della regione è stato valutato positivamente, con un aumento delle entrate tributarie e prospettive di finanziamenti nazionali e comunitari destinati ad aumentare la spesa infrastrutturale e gli investimenti nei prossimi anni.

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