Emergenza idrica a Messina: gasolio nella condotta, disagi e preoccupazioni
A Messina, l’emergenza idrica si scatena a causa del gasolio presente nelle tubature, causando disagi e preoccupazioni per i residenti. Le autobotti forniscono acqua potabile mentre i tecnici cercano di risolvere il problema e offrono informazioni.
Ci sono disagi e preoccupazioni ma anche, per fortuna, le autobotti che danno il segno dell’attenzione riservata a questo nutrito gruppo di residenti. Da tre, qualcuno anche quattro giorni, non possono usare l’acqua che comunque esce dai loro rubinetti. Nessuno vorrebbe essere nei loro panni, perché per loro sembra essere tornato l’incubo della Messina senz’acqua del 2015.
L’allarme è scattato dal Palazzo Ufficiali di piazza Masuccio, a due passi dal tribunale, ad angolo con la via Cannizzaro. Due autobotti distribuiscono acqua ai condomini di quel quadrante.
Il sindaco Basile emette una nuova ordinanza riguardante l’inquinamento da gasolio dell’acqua potabile in una zona specifica del centro città. Si richiede la verifica dei serbatoi, ispezioni e controlli da parte della Polizia Municipale, e monitoraggio continuo da parte di AMAM SpA.
Acqua non potabile in un’area del centro città: nuova ordinanza del sindaco Basile il sindaco Federico Basile ha firmato una nuova ordinanza n. 118 del 14 giugno 2023 di integrazione al provvedimento n. 113 di ieri, martedì 13 giugno, a seguito dell’odierno aggiornamento da parte di AMAM SpA sull’attività dei tecnici aziendali per l’individuazione e la risoluzione del problema che ha determinato la sospensione dell’uso potabile dell’acqua limitatamente alle utenze ubicate nell’area compresa, tra le vie T. Cannizzaro, Ghibellina, S. Cecilia, Primo Noviziato, viale Italia e la scalinata Santa Barbara. Fermo restando il perdurare del divieto dell’uso potabile dell’acqua limitatamente alle utenze ubicate nell’area compresa, tra le vie Tommaso Cannizzaro, Ghibellina, S. Cecilia, Primo Noviziato, viale Italia e la scalinata Santa Barbara, sino a nuova comunicazione, la nuova ordinanza si è resa necessaria in quanto dalle risultanze analitiche condotte da AMAM SpA attraverso un laboratorio accreditato è emerso che la componente inquinante dell’acqua immessa in rete è costituita da gasolio. Pertanto, la nuova ordinanza sindacale dispone al fine di evitare potenziali pericoli, in via precauzionale, a tutti i proprietari e amministratori di condominio degli stabili ricadenti nell’area compresa tra via Porta Imperiale, Tommaso Cannizzaro, via Faranda, viale Italia e scalinata Santa Barbara:
- di verificare la tenuta dei serbatoi ed eventualmente comunicare diminuzioni di livelli anomali degli stessi, alla mail urp@amam.it o alla pec amamspa@pec.it; detta disposizione riguarda anche i distributori di carburante Esso di Bossa sita in piazza Masuccio e Eni di Maurizio Interdonato sita in via Tommaso Cannizzaro 211;
- di verificare altresì, se all’interno delle aree di pertinenza degli immobili, ricadenti nella sopradetta area, siano presenti cisterne di accumulo di combustibile, anche dismesse, a servizio degli impianti di riscaldamento o se, di recente le predette cisterne siano state oggetto di lavori di sostituzione, manutenzione o dismissione.
Inoltre, il provvedimento autorizza gli agenti della Polizia Municipale a effettuare ispezioni e controlli all’interno degli immobili situati nell’area interessata per verificare la presenza di serbatoi di accumulo di combustibile e segnalare eventuali anomalie sullo stoccaggio.
AMAM SpA è impegnata a monitorare costantemente lo stato di inquinamento dell’acqua nella zona colpita e deve comunicare prontamente al Comune la cessazione delle condizioni di rischio. La nuova ordinanza del sindaco Basile mira a tutelare la salute dei residenti e ad evitare potenziali pericoli legati all’uso dell’acqua non potabile. Si invitano i cittadini interessati a seguire scrupolosamente le disposizioni e a segnalare qualsiasi anomalia alle autorità competenti. La situazione rimarrà in vigore fino a nuove comunicazioni ufficiali, e si spera che l’inquinamento venga risolto nel più breve tempo possibile per ripristinare la normalità nell’approvvigionamento idrico dell’area interessata.
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