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Evento su urologia robotica a Catania, 25mila interventi nel 2022

Congresso Urologia Catania

Un recente evento scientifico tenutosi a Catania, presso la sede di idipharma, ha focalizzato l’attenzione sull’integrazione tra urologia contemporanea, intelligenza artificiale e robotica, mettendo in luce i progressi nel campo chirurgico e terapeutico. Il convegno, intitolato “Urologia funzionale, mettiamola in pratica – Conoscenze in gara”, svoltosi sabato 6 luglio, ha riunito specialisti del settore per discutere delle più attuali strategie di cura e delle nuove prospettive dell’urologia funzionale.

Alessandro Giammò, responsabile Neuro-Urologia Torino e presidente della Società Italiana Urodinamica, ha dichiarato: «Nel capoluogo etneo abbiamo aperto il confronto con urologi provenienti da tutta Italia, stimolando l’interazione e condividendo esperienze con un nuovo format pratico, affrontando controversie e diverse strategie terapeutiche». Tra i temi principali, la ritenzione urinaria, l’incontinenza, la vescica iperattiva e le complicanze post-intervento di prostatectomia radicale.

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Roberto Carone, presidente emerito della Fondazione Italiana Continenza, ha evidenziato: «L’urologia funzionale incide fortemente sulla cura dell’incontinenza che affligge circa 7 milioni di italiani, con costi elevati per il sistema sanitario. Prevenirne le conseguenze e curarla è fondamentale». Carone ha sottolineato che l’incontinenza urinaria, spesso vissuta come un tabù, può essere trattata efficacemente con terapie farmacologiche, riabilitative e interventi chirurgici, risolvendo il problema nel 70-80% dei casi.

Giuseppe Carrieri, presidente della Società Italiana di Urologia, ha partecipato all’evento da remoto, affermando: «L’Italia è il terzo Paese europeo per numero di piattaforme robotiche installate, con 25mila interventi assistiti da robot nel 2022. L’innovazione tecnologica offre vantaggi significativi in termini di minore degenza post-operatoria, perdita ematica ridotta e miglioramenti in continenza e potenza virale».

Ferdinando Fusco dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” ha sottolineato l’importanza dell’urologia funzionale per migliorare la qualità della vita dei pazienti con problemi cronici disfunzionali. «Eseguiamo trattamenti chirurgici per patologie maligne che preservano la vita, ben venga l’urologia funzionale per innalzare la qualità di vita dei pazienti».

L’evento ha proseguito con una formula unconventional che ha permesso di esaminare diversi scenari clinici e approcci terapeutici, offrendo una piattaforma di confronto sulle più recenti evoluzioni delle cure. Alessandro Bottino, amministratore unico di idipharma, ha concluso: «Continueremo nel percorso avviato, riunendo i maggiori esperti e puntando sulla ricerca per sviluppare terapie innovative sempre più performanti».

© Riproduzione riservata.

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