GenerArti, studenti Verona Trento protagonisti contro le discriminazioni
Si è concluso oggi, presso il Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, il progetto “GenerArti”, promosso dall’Istituto di Istruzione Superiore Verona Trento di Messina con il patrocinio del Comune e il sostegno della Regione Siciliana. L’iniziativa, parte del programma regionale “Arte di ogni Genere”, ha coinvolto circa ottocento studenti appartenenti ai sei indirizzi dell’istituto, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sui temi della consapevolezza affettiva, della parità di genere e della prevenzione della violenza.
L’evento conclusivo, moderato dalla giornalista Rachele Gerace, ha visto la partecipazione di numerose personalità, tra cui l’assessora alle Pari Opportunità Liana Cannata, la dirigente scolastica Simonetta Di Prima, il professor Clemente Cedro dell’Università di Messina e diversi esperti esterni. Nel portare i saluti del sindaco Federico Basile, assente per impegni istituzionali, l’assessora Cannata ha sottolineato l’importanza dell’educazione per prevenire la violenza di genere e promuovere una cultura del rispetto: “Solo attraverso un’educazione mirata e consapevole possiamo sperare di instaurare una società in cui il rispetto delle differenze e l’uguaglianza diventino realtà tangibili”.
La dirigente scolastica Di Prima ha ribadito l’urgenza di educare i giovani ai valori della dignità e del rispetto, sottolineando il ruolo fondamentale della scuola come luogo di crescita civica e personale. A sua volta, il professor Cedro ha evidenziato l’importanza di comprendere le dinamiche interiori e inconsce, sottolineando che “la consapevolezza delle dinamiche interiori e inconsce, che possono preludere a comportamenti distruttivi, è un passo essenziale per la prevenzione della violenza di genere e delle discriminazioni”.
Il progetto ha coinvolto in modo attivo le classi del triennio dell’indirizzo Grafica e Comunicazione, impegnate nella realizzazione di prodotti creativi per una campagna di sensibilizzazione, tra cui locandine, manifesti, gadget e un cortometraggio. La responsabilità organizzativa è stata affidata alla professoressa Eliana Bottari, con il supporto delle tutor Antonella Donato e Ivana Risitano. La professoressa Bottari ha dichiarato: “Ci impegniamo a guidare i ragazzi affinché possano riconoscere e affrontare i comportamenti discriminatori”. Le tutor hanno aggiunto che l’educazione affettiva dovrebbe essere parte integrante del percorso formativo scolastico, evidenziando la necessità di una maggiore attenzione istituzionale su questi temi.
© Riproduzione riservata.
🎁👉 PROVA GRATIS AMAZON PRIME 👈🎁