Il Comune di Randazzo sciolto per infiltrazioni mafiose
Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha deliberato il scioglimento del comune di Randazzo a causa delle accertate forme di ingerenza della criminalità organizzata. La decisione è stata presa considerando l’impatto negativo di tali ingerenze sull’efficienza e l’imparzialità dell’amministrazione locale, con gravi conseguenze sull’ordine e la sicurezza pubblica. L’invio degli ispettori è stato deciso dal prefetto di Catania subito dopo l’operazione “Terra bruciata” nell’ottobre del 2022, durante la quale sono emerse coinvolgimenti del sindaco di Randazzo, Francesco Giovanni Emanuele Sgroi, e del presidente del consiglio comunale, Carmelo Tindaro Scalisi.
La misura straordinaria prevede il scioglimento del Consiglio comunale di Randazzo e l’affidamento della gestione del Comune a una commissione straordinaria per diciotto mesi, come stabilito dall’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali. Questo intervento è mirato a ripristinare l’efficienza e l’integrità nell’amministrazione locale, contrastando l’influenza mafiosa.
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