Politica

La discarica di Mazzarrà brucia, silenzio assordante dal Governo

Sindaco Carmelo Pietrafitta Mazzarrà Sant'Andrea

L’ex discarica di Mazzarrà Sant’Andrea continua a bruciare, provocando preoccupazione tra il sindaco e i colleghi del comprensorio per le potenziali conseguenze sulla popolazione e l’ambiente. Nonostante la gravità della situazione, dalla Regione Siciliana non arriva alcun segnale di intervento, lasciando il territorio in un silenzio assordante.

Di recente, il governo regionale ha stanziato 13 milioni di euro dai fondi Poc per l’impianto di gestione della frazione secca dei rifiuti di Kalat Ambiente a Grammichele, danneggiato tre anni fa da un incendio. Questo intervento mira a riavviare l’attività dell’impianto e a salvaguardare i posti di lavoro.

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Nel contempo, una nuova finanziaria regionale prevede la distribuzione di 180 milioni di euro ai comuni siciliani, mentre l’ex discarica di Mazzarrà Sant’Andrea rimane ignorata. Il sindaco esprime sconcerto per l’apparente incapacità di destinare fondi a questa emergenza. Il 27 maggio, mentre molti comuni festeggiavano l’assegnazione dei Fondi FSC, l’allarme per l’ex discarica rimaneva inascoltato.

Dei miliardi stanziati, i 23 milioni di euro necessari per la messa in sicurezza della discarica non sono stati reperiti. Tra i 250 interventi previsti nel campo dei rifiuti per un totale di circa un miliardo di euro, sarebbe bastato destinare lo 0,5% del totale alla discarica di Mazzarrà Sant’Andrea.

Nonostante la mobilitazione nazionale per l’emergenza Stromboli, l’ex discarica continua a bruciare nell’indifferenza generale. Il sindaco dubita che il Presidente Schifani sia ignaro del devastante incendio che ha colpito l’area dal 25 giugno, e accusa il Governo Regionale di mancare di interesse e di azioni concrete per affrontare l’emergenza ambientale.

Il sindaco chiede che il governo regionale si assuma le proprie responsabilità e si scusi per la totale assenza di interventi concreti. “Non ci accontentiamo più delle semplici dichiarazioni di intenti e delle buone intenzioni”, afferma il sindaco. Le comunità locali non possono più tollerare interventi palliativi che non risolvono le criticità e lasciano la popolazione esposta ai rischi ambientali.

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