Minacce di morte all’ex dipendente, in due già fuori dal carcere
Il soggiorno in carcere di Letterio Di Giorgio Giannitto e Carmelo Crinò è stato breve. I due sono stati arrestati mercoledì scorso con l’accusa di aver minacciato un ex dipendente della ditta di Giannitto, a seguito di una causa di lavoro intentata da quest’ultimo. La giudice Ornella Pastore ha accolto la richiesta dell’avvocato Carmelo Occhiuto, legale di Di Giorgio Giannitto, e ha concesso i domiciliari all’81enne per motivi di salute. Dopo un interrogatorio, la giudice ha deciso di rilasciare anche Crinò, su istanza dell’avvocato Decimo Lo Presti. Crinò, condannato in precedenza e considerato dagli investigatori parte del clan di Barcellona, ha risposto a tutte le domande riguardo al millantato credito.
Oggi la giudice per le indagini preliminari ha interrogato nuovamente l’81enne e il figlio Ivan Di Giorgio Giannitto, anche lui recentemente posto ai domiciliari. Entrambi, accompagnati dall’avvocato Occhiuto, hanno negato qualsiasi tipo di minaccia. Il loro difensore ha annunciato l’intenzione di presentare un ricorso al Tribunale del Riesame per ottenere la liberazione di entrambi.
Il caso, che ha destato notevole interesse, ha visto sviluppi rapidi e decisioni significative. La concessione dei domiciliari a Di Giorgio Giannitto per motivi di salute e il rilascio di Crinò, noto per i suoi legami con il clan di Barcellona, sottolineano la complessità della situazione giudiziaria. La difesa continua a negare le accuse di minacce e procede con il tentativo di ottenere la completa libertà per i propri assistiti attraverso il ricorso al Tribunale del Riesame.
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