Morte dell’operaio Santamaria, definito il processo giudiziario
Un tragico incidente sul lavoro avvenuto a Milazzo ha avuto il suo epilogo giudiziario presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. Il caso riguarda la morte di Antonio Santamaria, un operaio della Nibali spa, deceduto il 9 ottobre 2021 in seguito alle gravi ferite riportate in un incidente avvenuto tre giorni prima, il 6 ottobre, all’interno di un magazzino della società.
Santamaria era impegnato in un’ispezione sul tetto di un capannone per verificare un’infiltrazione d’acqua. Durante il rientro, la copertura ha ceduto, provocando una caduta da un’altezza di circa 6-7 metri. Nonostante i soccorsi immediati e il ricovero presso il Policlinico di Messina, le condizioni dell’operaio sono risultate critiche, conducendolo al decesso.
Le indagini condotte dalla Procura di Barcellona, guidata da Giuseppe Verzera, hanno identificato due imputati: Giuseppe Nibali, legale rappresentante della Nibali spa, e Giuseppe Calabró, responsabile del Servizio di prevenzione e protezione della stessa azienda.
Il procedimento ha visto per Giuseppe Nibali l’applicazione di una pena concordata, con la riqualificazione del capo d’imputazione principale in omicidio colposo semplice. La sentenza definitiva ha stabilito una condanna a dieci mesi di reclusione, pena sospesa condizionalmente. Inoltre, un secondo reato, relativo alla violazione della normativa sulla sicurezza, è stato dichiarato estinto grazie al pagamento delle sanzioni previste.
Per Giuseppe Calabró, il giudice Giuseppe Sidoti ha accolto la richiesta di proscioglimento avanzata dai difensori, pronunciando una sentenza di non luogo a procedere per il reato di omicidio colposo.
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