Politica

Morti sul lavoro, Antoci: “Non possiamo più assistere in silenzio”

Giuseppe Antoci

Cinque decessi sul lavoro registrati in un’unica giornata in Sicilia hanno spinto l’europarlamentare Giuseppe Antoci a rivolgersi alla Commissione Europea, sollecitando un’azione concreta per affrontare la problematica. I dati forniti dall’INAIL indicano 1.090 morti sul lavoro in Italia dall’inizio del 2024, con la Sicilia che presenta un’incidenza degli infortuni superiore del 125% rispetto alla media nazionale.

La situazione regionale, caratterizzata da un livello di rischio significativamente più alto, evidenzia la necessità di interventi tempestivi e mirati. Antoci ha sottoposto un’interrogazione alla Commissione Europea richiamandosi alla strategia comunitaria per la salute e la sicurezza sul lavoro 2021–2027, che promuove la cosiddetta “Visione Zero” in materia di morti bianche.

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L’eurodeputato ha affermato: “Non possiamo più assistere in silenzio a tragedie quotidiane. L’Europa deve intervenire per accertare le cause e rafforzare la prevenzione, soprattutto nei territori più colpiti come la Sicilia.”

Nel suo intervento, Antoci ha chiesto espressamente di “verificare il rispetto delle direttive europee sulla sicurezza sul lavoro e sostenere azioni mirate per l’Italia e per le regioni dove l’incidenza degli infortuni è superiore del 125% rispetto alla media nazionale come Sicilia.”

Ha infine aggiunto: “Morire mentre si lavora è un fallimento dello Stato e dell’Europa. Dobbiamo garantire condizioni dignitose e sicure per tutti i lavoratori e senza eccezioni.”

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