Musumeci e Schifani criticati per la chiusura della diga Trinità
La chiusura della diga Trinità, situata nel territorio di Trapani, rappresenta l’ultimo capitolo di una vicenda che mette sotto accusa l’operato delle amministrazioni regionali siciliane degli ultimi anni. La deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Cristina Ciminnisi, ha duramente criticato i governi di centrodestra che si sono succeduti, definendo la situazione un fallimento politico attribuibile all’accoppiata Nello Musumeci e Renato Schifani.
Ciminnisi ha evidenziato che l’attuale presidente della Regione, Renato Schifani, avrebbe appreso con ritardo della lettera proveniente da Roma che sanciva la chiusura della diga per gravi carenze strutturali. Parallelamente, l’ex presidente della Regione e attuale ministro, Nello Musumeci, ha attribuito la responsabilità al gestore della diga, ovvero la Regione Siciliana stessa, ignorando il ruolo svolto durante il suo mandato.
Richiamando una dichiarazione dello stesso Musumeci del gennaio 2019, Ciminnisi ha sottolineato l’inattività che ha contraddistinto gli ultimi sei anni. In quell’occasione, Musumeci si era detto sorpreso delle condizioni delle dighe siciliane, promettendo interventi risolutivi entro un anno, in collaborazione con Salvo Cocina, allora Dirigente Generale. Tuttavia, secondo Ciminnisi, le parole pronunciate all’epoca si sono rivelate vuote: «Il risultato è sotto gli occhi di tutti. L’Ufficio Dighe ha messo fuori esercizio la diga Trinità, dimostrando il totale fallimento politico del duo Musumeci-Schifani».
La deputata ha inoltre denunciato le conseguenze per gli agricoltori del trapanese, i principali utilizzatori delle acque della diga. Secondo Ciminnisi, i governi regionali di centrodestra, al potere da sette anni, dovrebbero assumersi la responsabilità di una gestione politica definita disastrosa e caratterizzata da una continuità che danneggia il territorio.
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