“Mutui Fantasma” a Brolo, le richieste di condanna della pubblica accusa
Il processo sui “mutui fantasma” al comune di Brolo ha raggiunto una tappa importante con la presentazione delle richieste di condanna da parte della pubblica accusa nei confronti dei 21 imputati coinvolti nel caso. Tra gli imputati figurano ex amministratori, funzionari, dipendenti del comune di Brolo e altri soggetti privati.
Nell’udienza svoltasi ieri presso il Tribunale di Patti, il pubblico ministero Antonietta Ardizzone ha depositato la sua requisitoria scritta, chiedendo condanne. Le pene più severe sono state richieste per l’ex ragioniere del comune di Brolo, Carmelo Arasi, per il quale è stata chiesta una condanna di 10 anni e 3 mesi, e per l’ex sindaco Salvatore Messina, difeso dall’avv. Carmelo Occhiuto (nella foto), per il quale è stata richiesta una condanna di 6 anni. Entrambi sono accusati anche di essere i promotori di un’associazione a delinquere secondo l’accusa.
Altre richieste di condanna includono 5 anni per Giuseppina Di Leo e 4 anni e 9 mesi per Santa Caranna e Antonella Campo. Per gli altri imputati, che sono accusati di peculato in diverse forme, la richiesta di condanna è stata di 4 anni. Tra questi imputati figurano Elena Lo Vercio, Enza Rifici, Giovanni Scaffidi Mangialardo, Antonio Masi, Antonino Giuffrè, Vittorio Astone, Giuseppe Indaimo, Rosa Castrovinci, Carmelo Gentile, Rossella Arasi, Costantino Maniaci, Dario Presti, Rosa Gatto, Tina Gatto, Giuseppe Caranna e Domenico Caranna.
È importante sottolineare che alcuni capi d’imputazione potrebbero essere soggetti alla prescrizione, comprese le accuse di truffa aggravata e falso legate all’ottenimento di mutui dalla Cassa depositi e prestiti da parte del comune. Queste accuse sono state oggetto di indagine nel 2014, quando furono eseguite misure cautelari contro sette persone. Rimangono ancora valide le ipotesi di peculato con mandati di pagamento ingiustificati a favore di dipendenti comunali e altri soggetti privati, nonché i contributi alle società sportive.
Le prossime udienze sono previste per il 16 maggio e il 5 giugno, quando avverranno le arringhe dei difensori e si terrà il verdetto in camera di consiglio. Si tratta di un momento cruciale per il processo, che potrebbe portare a una conclusione e a una sentenza definitiva per questo caso di grande rilevanza per la comunità di Brolo.
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