Nuova procedura per aritmie infantili al Policlinico Messina
Presso il Policlinico Universitario “Gaetano Martino” di Messina, si è recentemente svolta una procedura avanzata di studio elettrofisiologico trans-esofageo (SATE), rivolta alla diagnosi e gestione delle aritmie pediatriche. Questa tecnica consente una valutazione dettagliata delle proprietà elettriche del cuore nei bambini, permettendo di identificare con precisione il meccanismo responsabile delle aritmie e di pianificare eventuali trattamenti, come l’ablazione endocavitaria.
Il percorso, frutto della collaborazione tra diversi reparti del Policlinico, coinvolge la cardiologia pediatrica, diretta dal Professor Carmelo Romeo e coordinata dal Dottor Francesco De Luca, l’unità operativa di cardiologia con UTIC, guidata dal Professor Gianluca Di Bella, e l’unità operativa di cardiologia interventistica, sotto la direzione del Professor Antonio Micari. La procedura prevede l’inserimento di un catetere nell’esofago, collegato a un elettrostimolatore, che consente di stimolare e registrare l’attività elettrica del cuore, aiutando a diagnosticare e trattare varie forme di aritmie.
Il Dottor Francesco De Luca ha evidenziato come l’obiettivo principale sia fornire un’assistenza specializzata ai bambini affetti da aritmie nella Sicilia orientale e nella vicina Calabria. In questo progetto sono coinvolti i dottori Pasquale Crea, Giuseppe Dattilo, e la dottoressa Lilia Oreto, quest’ultima con oltre un decennio di esperienza nel settore della cardiologia pediatrica presso il Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo di Taormina. Il team, integrato dalle competenze organizzative della dottoressa Letteria Bruno e dall’assistenza anestesiologica fornita dal Dottor Francesco Puliatti del servizio di anestesia diretto dalla Professoressa Anna Teresa Mazzeo, ha trattato già numerosi casi con successo.
Il Direttore Generale Giorgio Giulio Santonocito ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, che mira a potenziare l’offerta di assistenza specialistica nel settore delicato della cardiologia pediatrica. Questa sinergia tra competenze, supportata dalle strutture tecnologicamente avanzate dell’Azienda Ospedaliera Universitaria (AOU), rappresenta un modello di gestione ottimizzata delle risorse.
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