Operazione “Albana”, 15 arresti in Sicilia per traffico di droga e armi
Nelle prime ore di questa mattina, le forze dell’ordine, guidate dai Carabinieri del ROS e supportate dai Comandi Provinciali Carabinieri di Enna, Caltanissetta, Catania e Brescia, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare. L’azione è stata intrapresa in seguito alle indagini della Procura della Repubblica Direzione Distrettuale Antimafia, con l’obiettivo di contrastare un presunto sodalizio criminale dedito alla produzione e al traffico di droghe, principalmente marijuana e hashish, aggravato dalla disponibilità di armi.
L’ordinanza ha coinvolto 15 individui, gravemente indiziati di associazione per delinquere e reati correlati, tra cui anche l’intestazione fittizia di beni. Due di loro sono stati indagati esclusivamente per violazioni specifiche. La maggior parte degli indagati è stata destinataria della misura cautelare in carcere, mentre due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Parallelamente, la Procura della Repubblica DDA di Caltanissetta ha emesso decreti di perquisizione in Germania, tramite Ordine di Indagine Europeo, nei confronti di due individui residenti a Colonia. Le attività sono state eseguite con la collaborazione della Polizia Criminale di Colonia e BKA, con il supporto del ROS e nell’ambito della cooperazione internazionale supervisionata da EUROPOL. L’indagine rappresenta un ulteriore sforzo nella lotta alla criminalità organizzata e mafiosa della provincia di Enna. Le indagini hanno rivelato un traffico di droghe provenienti dalla Germania verso Barrafranca, gestito da individui barresi emigrati nel paese tedesco. È emerso anche un collegamento tra la comunità di Barrafranca a Colonia e soggetti italiani coinvolti nel traffico di droghe.
Le intercettazioni e le attività investigative hanno evidenziato il coinvolgimento di alcuni indagati con elementi legati alla criminalità organizzata di Catania. In particolare, si è scoperto un presunto traffico di stupefacenti gestito da un gruppo di catanesi, con la complicità di una famiglia di Barrafranca, che aveva allestito una piantagione di cannabis con relativa raffineria per la produzione di marijuana e hashish.
Le attività investigative hanno portato al sequestro di numerose armi clandestine, inclusi fucili, pistole, revolver e munizioni di vario calibro. Gli indagati dovranno rispondere delle accuse formulate nei loro confronti, nell’ambito di un’inchiesta che testimonia l’impegno costante delle autorità nel contrastare il crimine organizzato e proteggere la sicurezza dei cittadini.
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