Partito Democratico, il Piano Rifiuti Sicilia non rispetta le direttive UE
Il Partito Democratico della Sicilia ha presentato osservazioni critiche sul piano di gestione dei rifiuti regionale, sostenendo che sia carente e non rispetti le direttive dell’Unione Europea. Secondo un documento redatto dal dipartimento Economia del PD Sicilia, coordinato da Franco Piro, il piano manca di analisi adeguate e non rispecchia gli standard imposti dall’UE per l’economia circolare.
Il piano, approvato dalla giunta regionale di governo, non fornisce indicazioni chiare su come raggiungere gli obiettivi di recupero e riciclaggio dei rifiuti, come richiesto dalle normative europee. Inoltre, vi è confusione riguardo alla produzione e all’utilizzo del combustibile solido secondario (CSS) e una mancanza di valutazione degli impatti ecologici e sanitari.
Il PD Sicilia critica anche la parte del piano dedicata agli inceneritori, sostenendo che non tiene conto degli impatti ambientali e sulla salute. Franco Piro, responsabile del dipartimento Economia del PD Sicilia, evidenzia la mancanza di riferimenti alla Convenzione di Stoccolma e alle raccomandazioni dell’Efsa sulle concentrazioni massime di diossina.
Inoltre, si sottolinea la mancanza di analisi sui costi e sulle risorse necessarie per il funzionamento degli inceneritori.
Il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, denuncia inoltre il mancato riconoscimento degli impatti derivanti dalle emissioni di CO2 in atmosfera e critica la proposta di oneri di compensazione, che verrebbero scaricati sui cittadini attraverso la Tassa sui Rifiuti (Tari).
Il PD Sicilia richiede pertanto una profonda revisione del piano, sottolineando la necessità di conformarsi agli standard europei e di considerare adeguatamente gli impatti ambientali e sulla salute.
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