Pericolo sull’Etna, troppi visitatori, Protezione Civile in allerta
L’attuale attività eruttiva dell’Etna ha attirato un gran numero di visitatori, con conseguenze sulla sicurezza e sulla viabilità. Il fronte lavico, sebbene poco alimentato, ha superato la pista altomontana, raggiungendo i 1900 metri di quota. Le esplosioni freatiche sono cessate, mentre centinaia di persone, perlopiù adeguatamente equipaggiate e accompagnate da guide alpine e vulcanologiche, osservano il fenomeno. Tuttavia, nel corso del pomeriggio, un afflusso costante dalla Strada Provinciale 92 e dalla via Milia ha portato circa un migliaio di persone sul versante del vulcano, con parcheggi disordinati ai margini delle strade strette e il blocco della circolazione a Piano Vetore, rendendo impossibile il passaggio dei mezzi di soccorso. Con il calare del buio, il rischio di cadute e incidenti aumenta proporzionalmente all’incremento della presenza di escursionisti.
Salvo Cocina, capo dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, ha riferito di essersi recato nella zona alle 15:30 insieme al Corpo Forestale per valutare la situazione. “Data l’affluenza elevata, il blocco della viabilità e l’assenza di strutture pubbliche, ho chiesto l’invio di un’ambulanza 4×4 al 118, ma non è stato possibile. La Croce Rossa ha comunque garantito la copertura dell’emergenza”. Inoltre, sono state attivate quattro associazioni di volontariato di Belpasso, Ragalna, Nicolosi e Adrano per fornire assistenza e dissuadere gli automobilisti dal percorrere le strade congestionate. Tuttavia, Cocina ha sottolineato che “i volontari non possono sostituire le forze dell’ordine, non avendo autorità per regolamentare il traffico o interdire gli accessi”.
La Protezione Civile ha informato la Prefettura per richiedere l’intervento della Polizia Stradale e delle forze dell’ordine, sollecitando i sindaci ad adottare ordinanze specifiche e a impiegare vigili urbani e personale comunale. È stata inoltre avanzata la richiesta al sindaco metropolitano per il supporto della polizia provinciale e del gatto delle nevi, necessario per garantire la circolazione a Piano Vetore.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania è stato coinvolto per monitorare il flusso lavico e valutare possibili scenari in caso di minaccia ai centri abitati. Alle 21:30 risultavano operativi sul campo il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, il Corpo Forestale Regionale, la Protezione Civile, quattro associazioni di volontariato, la Croce Rossa e una pattuglia dei Carabinieri. Durante la giornata, il Corpo Forestale ha effettuato quattro interventi di soccorso, trasportando le persone fino all’ambulanza della Croce Rossa. Nessun caso grave è stato registrato.
I comuni di Belpasso, Ragalna e Nicolosi hanno inviato alcune pattuglie di vigili urbani per regolare il traffico nei pressi della zona Sapienza e della via Milia.
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