Ponte sullo Stretto di Messina, “Speculazione finanziaria”
Il collegamento dinamico nello Stretto di Messina, un progetto controverso per anni, sembra essere stato finalmente sostituito dall’alternativa più efficiente ed ecologica di treni e navi veloci. L’avvocata Aurora Notarianni, in una lettera inviata alla segretaria del Pd Elly Schlein, sostiene che questo progetto è stato finanziato con 510 milioni di fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Secondo Notarianni, questo nuovo progetto, in corso di esecuzione, renderà inutile e dannoso il progetto di ponte, che resterà sulla carta.
La lettera di Notarianni denuncia una speculazione finanziaria che rischia di far disperdere ulteriori risorse e che si basa sulla reviviscenza della società Stretto di Messina e sui rapporti tra la concessionaria e il contraente generale. Inoltre, la legale del Wwf sostiene che il progetto di ponte è privo delle autorizzazioni necessarie, viola la normativa ambientale e sul paesaggio e interferisce con il procedimento giudiziario pendente.
Nonostante il progetto di collegamento dinamico sembri essere la soluzione migliore, c’è preoccupazione che i fondi del Pnrr destinati al miglioramento dell’attraversamento ferroviario dello Stretto possano essere scippati. Il comitato “Invece del ponte” teme che ciò possa accadere tramite una rimodulazione del Pnrr e sta per relazionare al Parlamento il Ministro Fitto in merito. Il comitato denuncia la possibile perdita di centinaia di milioni di euro che potrebbero davvero migliorare l’attraversamento ferroviario dello Stretto e favorire anche la transizione ecologica, riducendo l’inquinamento.
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