Porto d’armi negato per uno spinello, CGA ribalta la decisione
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha emesso una decisione che ribalta quanto stabilito dal Tar, dichiarando l’illegittimità di un provvedimento emesso dalla Prefettura di Palermo. Tale provvedimento aveva negato a un giovane di 39 anni, F.G., il permesso di possedere un’arma necessaria per essere assunto come guardia particolare giurata, a causa di un episodio risalente al 2007 in cui è stato trovato in possesso di uno spinello.
Nel 2022, F.G. era stato selezionato da un istituto di vigilanza per ricoprire il ruolo di guardia particolare giurata in una delle numerose commesse gestite nella città di Palermo. Aveva avviato il corso di formazione per ottenere l’attestato di addetto alla sicurezza aeroportuale, ma ha incontrato difficoltà nel momento in cui ha richiesto la licenza per il porto d’armi.
La Prefettura ha respinto la richiesta basandosi sul fatto che, nel 2007, il giovane era stato trovato in possesso di uno spinello. Tuttavia, i suoi legali, gli avvocati Giovanni Puntarello e Paola Saladino, hanno presentato ricorso al Cga, evidenziando che la decisione si basava su un singolo episodio datato e che la stessa prefettura aveva riconosciuto la qualifica di guardia particolare giurata.
Il Cga, presieduto da Ermanno De Francisco e con relatore Antonino Caleca, ha accolto il ricorso, affermando che la Prefettura non aveva condotto un’adeguata istruttoria per verificare se, nel corso degli anni successivi al 2007, fossero emersi ulteriori elementi negativi che giustificassero il provvedimento contestato. Inoltre, ha condannato l’amministrazione a pagare le spese processuali.
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