Cronaca

Portuali di Milazzo nel traffico illecito di gasolio, 27 veicoli sequestrati

Guardia di Finanza Messina

Una complessa operazione di polizia giudiziaria ha portato al sequestro di ben 27 autoveicoli nell’area del porto di Milazzo.

Un’indagine della Guardia di Finanza ha permesso di scoprire un traffico illecito di carburante nel porto di Milazzo. Sequestrati 27 veicoli.

CanaleSicilia

Una complessa operazione di polizia giudiziaria ha portato al sequestro di ben 27 autoveicoli nell’area del porto di Milazzo, in provincia di Messina. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, è stata condotta dalla Guardia di Finanza ed ha permesso di smantellare un articolato sistema di contrabbando di carburante messo in piedi da alcuni lavoratori portuali.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, almeno 24 tra marittimi e portuali erano soliti prelevare gasolio dai rimorchiatori su cui lavoravano per poi caricarlo su taniche e altri contenitori e trasportarlo fuori dall’area doganale, senza pagare le relative imposte. In questo modo riuscivano ad appropriarsi di centinaia di litri di carburante agevolato, per poi usarlo per i propri mezzi o addirittura rivenderlo a terzi.

Un meccanismo collaudato che andava avanti da mesi e che è stato documentato attraverso complesse attività investigative, tra cui intercettazioni telefoniche, ambientali e riprese video. Già lo scorso luglio alcune perquisizioni avevano portato al sequestro di parte del carburante trafugato, ma ciò non aveva fermato i furbetti del gasolio.

Da qui la necessità di procedere al sequestro dei veicoli utilizzati per compiere gli illeciti, sia per impedire la prosecuzione delle attività illegali sia per evitare che i mezzi potessero essere venduti o nascosti. Un duro colpo inferto dalla Guardia di Finanza e dalla magistratura di Barcellona Pozzo di Gotto ad un sistema che provocava un danno alle casse dello Stato e alla collettività.

Guardia di Finanza Messina

L’inchiesta è ancora alle prime fasi e gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva, ma quanto emerso finora conferma l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare fenomeni come il contrabbando che ledono gli interessi della comunità. Il porto di Milazzo torna ad essere un luogo più sicuro e trasparente.

© Riproduzione riservata.


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