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Progetto “In cima al Mondo” premiato l’alpinistaNunzio Bruno

Interdonato Bruno Minissale

Nunzio Bruno, alpinista originario di Messina, è stato recentemente premiato per il suo progetto “In cima al Mondo con me”. Durante la cerimonia di premiazione, tenutasi presso il piazzale di Forte Cavalli, Bruno ha illustrato il suo percorso al pubblico, mostrando la bandiera siciliana che lo ha accompagnato in tutte le sue ascensioni. Domenico Interdonato, consigliere della Sezione Sicilia dell’ANA, ha introdotto l’alpinista, mentre Giuseppe Minissale, capogruppo degli Alpini di Messina, ha consegnato a Bruno un gagliardetto per accompagnarlo nelle sue future imprese.

Bruno ha espresso la sua passione per l’alpinismo, descrivendo la montagna come un’entità che ascolta e che estrae dalle persone tutto ciò che hanno dentro. Ha sottolineato come il cambiamento climatico stia influenzando la natura delle montagne, che restano comunque luoghi di energia spirituale e trasformativa. “La montagna è un avversario che non si può sfidare”, ha dichiarato, mettendo in luce la sfida personale e il valore sociale del suo progetto, che mira a sensibilizzare sulle malattie neurovegetative poco conosciute, come la SLA.

CanaleSicilia

Bruno, 44 anni, guida escursionistica, ha girato il mondo, affrontando le più alte vette globali. Le sue imprese comprendono il Kilimanjaro in Africa (5.895 m), l’Aconcagua in Sud America (6.961 m) e il Manaslu in Nepal (8.163 m). Prima di dedicarsi all’alpinismo, lavorava in un settore diverso, sognando ogni giorno di cambiare vita. La svolta è arrivata con l’ascensione del Jbel Toubkal in Marocco, dove ha trovato la spinta per seguire la sua passione.

Il progetto “In cima al Mondo con me” è nato anche per raccogliere fondi a favore della ricerca sulla SLA, malattia di cui soffre sua madre. L’impegno di Bruno ha attirato il sostegno di aziende siciliane, permettendo di raccogliere 40 mila euro per completare le sue ascensioni. Le spedizioni si sono svolte tra ottobre 2022 e ottobre 2023, includendo scalate sull’Etna e sulle Dolomiti come preparazione.

Bruno ha concluso affermando che il progetto, senza scopo di lucro, mira a trasmettere un messaggio di amore e rispetto per la natura, dedicandolo alle persone affette da SLA, con l’obiettivo di unire l’esperienza alpinistica ai valori di solidarietà e umanità.

© Riproduzione riservata.

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