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Regione Sicilia e Diocesi di Acireale avviano progetto energia pulita

Regione Diocesi Acireale

La diocesi di Acireale avvia un progetto pilota per la produzione di energia rinnovabile attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici su alcuni edifici ecclesiastici. La Comunità energetica rinnovabile e solidale della diocesi nasce con il patrocinio della Presidenza della Regione Siciliana, in collaborazione con la Conferenza episcopale siciliana (Cesi), e rappresenta il primo modello di questo tipo nell’Isola. L’iniziativa è stata presentata a Palermo, a Palazzo d’Orléans, dal presidente della Regione, Renato Schifani, dal presidente della Cesi e vescovo di Acireale, monsignor Antonino Raspanti, e dall’Energy manager della Regione, Roberto Sannasardo.

«Il governo regionale sta investendo risorse economiche e professionali per promuovere la realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili – ha dichiarato Schifani –. L’obiettivo è ridurre il costo delle forniture elettriche e creare condizioni di mercato vantaggiose per attrarre investimenti nel territorio». L’accordo con la Cesi è stato definito come un passo fondamentale per la transizione energetica e la tutela ambientale.

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«La Chiesa ha la responsabilità di custodire il Creato – ha affermato monsignor Raspanti –. Le Comunità energetiche rinnovabili permettono di coniugare la sostenibilità ambientale con la giustizia sociale, garantendo accesso all’energia pulita anche alle fasce più fragili».

L’iniziativa prevede l’installazione di impianti fotovoltaici su cinque strutture della diocesi, tra cui il Cuore Immacolato di Maria, le chiese San Paolo Apostolo e Santi Cosma e Damiano, e il Seminario vescovile. Gli impianti, dotati di sistemi di accumulo, garantiranno la produzione di oltre 337 mila kWh all’anno. Il 14% dell’energia sarà destinato all’autoconsumo, mentre l’86% verrà immesso in rete e condiviso con i 25 membri della comunità energetica.

Il progetto garantirà un risparmio di circa 41 mila euro all’anno, suddiviso tra riduzione della spesa in bolletta e incentivi per l’energia condivisa. Sul piano ambientale, si stima una riduzione di 179 tonnellate di CO2 annue, equivalente alla piantumazione di 1.074 alberi. L’investimento, stimato in oltre 700 mila euro, sarà ammortizzato in diciotto anni. Una volta installati i pannelli, gli impianti entreranno in funzione entro quattro mesi.

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