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Rifiuti in Sicilia: le bollette esplodono, chiesto aiuto alla Regione

TARI-Rifiuti

Aumento vertiginoso dei costi di smaltimento crea caos nei bilanci comunali dell’isola.

L’aumento esorbitante dei costi di smaltimento dei rifiuti minaccia i bilanci comunali siciliani, con alcuni comuni che rischiano di trovarsi a secco. Un appello alla Regione è stato lanciato per evitare ulteriori aumenti della Tari a settembre. La situazione è critica e potrebbe coinvolgere l’intera isola.

CanaleSicilia

In tutta la Sicilia, il caro rifiuti sta creando una grave emergenza finanziaria per i comuni. Mentre a Trapani si chiedono più fondi per inviare i rifiuti all’estero, decine di comuni nel Palermitano sono prossimi al collasso finanziario a causa della Tari. L’allarme è stato lanciato, e la situazione rischia di peggiorare rapidamente.

Il problema principale risiede nei costi dell’invio dei rifiuti siciliani all’estero, che si sono moltiplicati a dismisura, lasciando i bilanci comunali in uno stato precario. A Termini Imerese, l’aumento della spesa per il conferimento dei rifiuti vale ben 224.000 euro, mentre a Carini si arriva addirittura a 425.000 euro. I sindaci hanno espresso la loro preoccupazione tramite lettere inviate al presidente e all’assessore ai Rifiuti, implorando la Regione di coprire l’extra budget per evitare aumenti esorbitanti della Tari a partire da settembre.

Questa emergenza coinvolge tutti i comuni palermitani, ad eccezione del capoluogo, ma l’effetto contagio è un rischio reale che potrebbe estendersi a tutta la Sicilia. Infatti, sia il Messinese che il Catanese si trovano già da mesi in una situazione simile.

La crisi ha avuto origine da una comunicazione della discarica di Trapani avvenuta tra fine giugno e i primi di luglio, in cui è stato segnalato che l’impianto non può più accogliere i rifiuti provenienti dalla provincia di Palermo. Di conseguenza, si è reso necessario spedirne una quota all’estero, aumentando i costi a carico dei comuni siciliani.

Il sindaco di Termini Imerese, Maria Terranova, ha spiegato che il costo finale per il Comune arriva a circa 370 euro a tonnellata, una cifra insostenibile per i già fragili bilanci comunali.

La situazione richiede interventi immediati e concreti da parte della Regione per evitare che l’emergenza si trasformi in una catastrofe finanziaria per l’intera isola. La cooperazione e il supporto tra le istituzioni e i comuni sono fondamentali per trovare soluzioni sostenibili e affrontare questa grave crisi dei rifiuti in Sicilia.

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