Rifiuti tossici sversati illegalmente in provincia di Siracusa: due arresti
La Guardia di Finanza di Siracusa, su disposizione della locale Procura della Repubblica, ha eseguito un’ordinanza emessa dal GIP aretuseo con cui sono state disposte misure restrittive della libertà personale a carico di due soggetti. Nonostante la regolare iscrizione della loro ditta all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali per la raccolta e il trasporto di rifiuti, infatti, i due imprenditori hanno conferito illecitamente materiale di vario genere in diversi terreni della provincia aretusea, tra cui guaine in gomma ed eternit.
Durante le attività investigative, i militari del Gruppo di Siracusa hanno registrato diversi episodi in cui un imprenditore siracusano, coadiuvato talvolta anche dal figlio, ha agito secondo un consolidato modus operandi: deposito di un cassone vuoto presso diversi committenti per poi procedere al successivo ritiro, trasporto in discariche non autorizzate, sversamento e incendio dei rifiuti generando un grave pericolo per l’ambiente e per la salute dei cittadini.
Già all’esito dei primi rilevamenti effettuati, il Giudice per le Indagini Preliminari aveva emesso un’ordinanza, nei confronti di entrambi gli indagati, di applicazione della misura cautelare interdittiva per tre mesi con il divieto di esercitare l’attività d’impresa. Tuttavia, le attività poste in essere su disposizione dell’Autorità Giudiziaria inquirente hanno permesso di appurare che gli indagati hanno continuato a porre in essere la loro attività imprenditoriale.
Pertanto, alla luce delle ulteriori risultanze emerse, il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto nei confronti dell’imprenditore la sostituzione della pregressa misura interdittiva con l’applicazione della misura degli arresti domiciliari. Nel caso del figlio, invece, è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
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