Politica

Schifani e le dimissioni: la coesione del governo siciliano a rischio

Renato Schifani Ars

La manovra-bis scatena tensioni e frizioni nel governo siciliano. Schifani minaccia le dimissioni, evidenziando la crisi di coesione. Il voto finale viene rinviato. M5S e Pd criticano gli emendamenti aggiuntivi e una manovra vuota.

Tensione e frizioni nel governo siciliano: la manovra-bis mette in crisi la maggioranza. Schifani, presidente della Regione, minaccia le dimissioni, gettando ulteriori ombre sul futuro del governo appena iniziato. I capigruppo del Movimento 5 Stelle (M5S) all’Ars, Antonio De Luca, e del Partito Democratico (Pd), Michele Catanzaro, denunciano una maggioranza spaccata e in crisi di nervi, con notevoli divergenze sugli emendamenti aggiuntivi. Il clima creatosi ha impedito al governo di ottenere il voto finale sulla manovra, rimandato alla prossima settimana.

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Questa situazione evidenzia il deterioramento della coesione tra i partiti che sostengono Schifani, anche se la legislatura è appena iniziata.

La valutazione del M5S e del Pd sulla manovra è negativa, definendola un “contenitore pressoché vuoto” che apporta pochi benefici alla Sicilia. Nonostante abbiano evitato una pioggia di emendamenti aggiuntivi, ritardando la discussione sulle norme atte a garantire il consenso dei singoli deputati, gli stessi sottolineano che tali misure non soddisfano le reali esigenze dei siciliani.

La manovra-bis si rivela dunque un banco di prova difficile per il governo, che già sembra essere alla frutta, con la coesione della maggioranza in continuo deterioramento. Ora il destino del governo siciliano rimane incerto, mentre il voto finale sulla manovra viene rinviato e il clima politico rimane teso.

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