Politica

Senatrice Musolino a Naso: “Urge aumento posti REMS”

Rems Naso Dafne Musolino

Le Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (REMS) sono strutture che hanno preso il posto degli Ospedali psichiatrici giudiziari (OPG), aboliti nel 2013 e chiusi il 31 marzo 2015. Previste dalla legge 81/2014, le REMS accolgono persone con disturbi mentali autrici di reati, cui è applicata dalla magistratura la misura di sicurezza detentiva, che prevede il ricovero in ospedale psichiatrico o l’assegnazione a una casa di cura e custodia.

Attualmente, in Italia esistono 33 REMS, di cui solo due in Sicilia: una a Caltagirone e una a Naso, in provincia di Messina. Queste strutture, gestite congiuntamente da ASP e Prefetture, devono fronteggiare una lunga e crescente lista d’attesa di detenuti con problemi psichiatrici, incompatibili con il regime carcerario, a causa dell’insufficienza dei posti disponibili.

CanaleSicilia

Rems Naso Dafne Musolino

Il 19 agosto scorso, una delegazione di Italia Viva, composta dalla senatrice Dafne Musolino e dal deputato Davide Faraone, ha visitato la REMS di Naso. La struttura, gestita dal dottor Giuseppe De Luca, ha recentemente beneficiato di una ristrutturazione e si prepara ad ospitare una comunità per tossicodipendenti con doppia diagnosi. Questa innovazione, unica per il sud Italia, rappresenterebbe un avanzamento significativo, considerando che la comunità più vicina si trova a Viterbo.

Durante la visita, la senatrice Musolino ha evidenziato le necessità della struttura, sottolineando che l’attenzione deve essere rivolta sia all’incremento del personale sia alla sicurezza. Le REMS sono essenziali per garantire che i detenuti con patologie psichiatriche possano scontare la pena in condizioni di sicurezza e ricevere l’assistenza necessaria. Tuttavia, il numero ridotto di posti e strutture in Sicilia contribuisce a lunghe liste di attesa, costringendo molti a scontare la pena in carcere. Italia Viva si impegna ad aumentare il numero di strutture e posti disponibili per migliorare le condizioni di detenzione e preservare la dignità umana.

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