Situazione critica, Cuccì: “Otto casi di pertosse nella provincia di Messina”
Il commissario Cuccì dell’ASP di Messina ha sollevato l’attenzione sul fenomeno della pertosse, evidenziando la necessità di monitoraggio, con otto casi segnalati dall’inizio dell’anno. Sidoti dell’Unità Operativa Complessa Spem ha sottolineato l’importanza della vaccinazione, raccomandandola per coloro che non hanno effettuato richiami negli ultimi dieci anni.
Secondo l’ECDC, nella regione europea sono stati segnalati circa 60.000 casi di pertosse dal 2023 all’aprile 2024. I bambini non vaccinati o parzialmente immunizzati sotto i sei mesi sono particolarmente a rischio di gravi complicazioni, con la maggior parte dei casi gravi e dei decessi verificatisi in questa fascia di età. Nella provincia di Messina, gli otto casi segnalati rappresentano una preoccupante situazione da monitorare attentamente.
Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025 raccomanda un richiamo del vaccino dTaP ogni dieci anni. Sidoti ha chiarito che la vaccinazione è raccomandata per coloro che non hanno effettuato regolari richiami negli ultimi dieci anni, specialmente per i conviventi del neonato e per coloro che si occupano della sua cura. Inoltre, ha sottolineato l’importanza della vaccinazione pre-parto per le donne incinte, anche se in regola con i richiami vaccinali o se già vaccinate nell’anno precedente per un’altra gravidanza.
La vaccinazione pre-natale riduce significativamente il rischio di contrarre la pertosse nei neonati al di sotto dei due mesi, riducendo il rischio di complicazioni gravi. Gli anticorpi materni trasferiti al bambino forniscono una protezione a breve termine contro la pertosse, offrendo un’importante difesa durante i primi mesi di vita.
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