Stuprate nipotine a Palermo, 16 anni a nonno e zio e 12 anni ai genitori
A Palermo si è concluso un processo che ha scosso profondamente la comunità locale. La vicenda, risalente a un arco temporale compreso tra il 2011 e il 2023, ha portato alla condanna del nonno e dello zio di due sorelle, accusati di violenza sessuale di gruppo e lesioni personali aggravate. Entrambi sono stati condannati a 16 anni di reclusione.
L’inchiesta, condotta dai carabinieri e coordinata dalla procuratrice aggiunta Laura Vaccaro, ha rivelato che i genitori delle vittime, pur essendo consapevoli degli abusi, non hanno mai denunciato i fatti. Anzi, la madre delle due bambine avrebbe persino agevolato le violenze, cercando di coprire i responsabili. I genitori sono stati condannati rispettivamente a 12 anni e a 12 anni e 8 mesi di carcere.
L’orrore è emerso quando una delle sorelle, allora tredicenne, si è confidata con la sua insegnante, rivelando anni di abusi domestici. Gli episodi si verificavano principalmente in assenza di altri adulti. La minore ha raccontato agli inquirenti: “Mio zio e mio nonno mi hanno fatto questo. Quando mio padre lo ha scoperto, si è arrabbiato ma non è successo nulla. Poi è accaduto di nuovo e di nuovo”.
Anche la sorella maggiore, oggi ventenne, ha subito gli stessi abusi. Dopo la denuncia, entrambe sono state trasferite in una struttura protetta, lontano dal contesto familiare. Le parole della più giovane, riportate nell’ordinanza di custodia cautelare, descrivono in modo crudo la drammatica quotidianità vissuta per anni.
La sentenza segna un punto fermo nella vicenda, riconoscendo la gravità delle azioni commesse e l’omertà che le ha coperte.
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