Taormina, procedura medica senza precedenti su neonato di 2 chili
Un’operazione medica innovativa viene eseguita su un feto di 35 settimane presso il Centro cardiologico di Taormina, per trattare un idrotorace recidivante.
Una procedura medica straordinaria è stata portata a termine con successo su un feto di soli 2 kg e 35 settimane di gestazione. Si tratta di un intervento chiamato procedura Exit (ex-utero intrapartum) eseguito presso il Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo a Taormina.
La notte del 2 luglio scorso, la madre è stata trasferita tramite lo Stam regionale presso l’Ospedale San Vincenzo di Taormina, al fine di garantire un percorso neonatale protetto. Il motivo del trasferimento era la rottura prematura delle membrane, ed è stata la dottoressa Klein, responsabile della ginecologia, a seguire il caso. Durante la gravidanza, sono state prese tutte le precauzioni necessarie a causa della presenza di un idrotorace recidivante di origine genetica. Questa condizione era dovuta a una mutazione che causava una malformazione artero-venosa di tipo 2.
Già in epoca fetale, erano state effettuate procedure interventistiche per affrontare la situazione. Alla 25esima settimana di gestazione, è stata eseguita una toracentesi, seguita dall’impianto di uno shunt toracico per creare una comunicazione tra la pleura sinistra e il sacco amniotico.
Questa procedura medica complessa rappresenta un traguardo importante per il Centro cardiologico di Taormina e per le dieci équipe coinvolte. L’intervento è stato eseguito con grande successo, dimostrando le competenze e l’innovazione dei medici coinvolti. Si tratta di un caso pionieristico che ha offerto una soluzione vitale per il feto a rischio.
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