Tindari e Università del Salento per valorizzare Gioiosa Guardia
Il Parco Archeologico di Tindari, sotto la direzione dell’architetto Giuseppe Natoli, ha firmato un accordo con l’Università del Salento per approfondire lo studio del sito archeologico di Gioiosa Guardia. La collaborazione, avviata durante la gestione di Domenico Targia, ha visto l’inizio di prospezioni geofisiche nell’ambito dell’evento “Technology for All”. Ora, questa cooperazione si è evoluta in un progetto più strutturato, con l’obiettivo di ottenere nuovi dati sull’organizzazione urbana del sito, fondamentale per pianificare future campagne di scavo.
Gioiosa Guardia, situata su un pianoro di circa 500 metri, ha origini che risalgono all’età del Bronzo e ha raggiunto il suo apice tra il VI e il V secolo a.C., caratterizzandosi per una struttura urbana regolare. Sebbene le campagne di scavo precedenti abbiano esplorato solo una parte limitata dell’abitato, sono emersi reperti significativi come ceramiche, metalli e monete, testimoniando una vita agiata. L’accordo mira a chiarire le ragioni dell’abbandono improvviso di parte dell’insediamento alla fine del V secolo a.C., ancora oggi non completamente spiegate.
Il professor Giuseppe Ceraudo, direttore del Laboratorio di Topografia Antica dell’Università del Salento, ha dichiarato: «Questa partnership è un’occasione importante per approfondire la conoscenza di un sito di grande interesse storico e archeologico». Gli archeologi dell’Università del Salento, con esperienza in progetti come gli scavi dell’antica Aquinum e gli studi sulla via Appia Antica, contribuiranno con tecnologie avanzate, concentrandosi sull’analisi delle strutture abitative e delle attività economiche del passato, incentrate su agricoltura, pastorizia e artigianato.
Il direttore Natoli ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra le istituzioni: «Questa collaborazione permetterà di compiere passi importanti verso la comprensione più approfondita di Gioiosa Guardia. È una straordinaria opportunità per riscoprire il valore storico del sito». Anche l’assessore ai beni culturali di Gioiosa Marea, Teodoro Lamonica, ha sottolineato gli sforzi per migliorare l’accessibilità del sito, ricordando la costruzione di una strada e l’inaugurazione imminente di un nuovo antiquarium, destinato a custodire i reperti delle precedenti campagne di scavo e a fungere da spazio didattico per studiosi e studenti.
Il sindaco Giusi La Galia ha espresso il suo entusiasmo per l’accordo: «Questo accordo rappresenta un momento storico per la nostra comunità. Gioiosa Guardia è un patrimonio che deve essere restituito non solo alla nostra cittadinanza ma anche ai visitatori di tutto il mondo». Il progetto mira non solo a incrementare le conoscenze scientifiche sul sito, ma anche a promuovere il suo accesso al pubblico, favorendo così lo sviluppo culturale e turistico del territorio.
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