Trapani, 18.000 litri di gasolio non conforme, sequestro e denunce
La stretta sinergia tra Agenzia delle Dogane e Guardia di Finanza ha dato vita a una massiccia campagna di controlli per contrastare le frodi sui carburanti a Trapani. I risultati hanno portato al sequestro di gasolio non conforme e alla deferimento dei gestori degli impianti alle Procure della Repubblica. L’obiettivo è garantire la qualità dei carburanti e la sicurezza stradale.
Nel contesto del recente protocollo d’intesa tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è stata avviata un’ampia campagna di controlli per contrastare le frodi nel settore delle accise e delle altre imposte indirette legate alla produzione e al consumo di prodotti energetici. Funzionari delle Dogane di Trapani, della Direzione Territoriale VII – Sicilia di ADM e militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trapani hanno collaborato in sinergia per mappare la qualità dei prodotti energetici forniti agli automobilisti della provincia.
L’operazione ha portato al sequestro preventivo di circa 18.000 litri di gasolio presso sette impianti di distribuzione stradale. I gestori degli impianti sono stati deferiti alle Procure della Repubblica di Trapani e Marsala per l’ipotesi di reato di frode in commercio.
I funzionari doganali, con il supporto del Laboratorio chimico mobile di ADM e dei finanzieri del Gruppo Trapani, della Compagnia Marsala e della Compagnia Alcamo, hanno verificato circa il 40% degli impianti di distribuzione di carburante della provincia di Trapani, nonché depositi privati e autocisterne utilizzate per il trasporto di prodotti energetici. Sono stati scoperti ingenti quantitativi di gasolio non conformi ai requisiti di infiammabilità stabiliti dalla norma tecnica UNI EN 590:2022. In alcuni casi, i punti di infiammabilità erano inferiori a 40 °C, al di sotto della soglia prevista per minimizzare il rischio di miscele facilmente infiammabili.
La diminuzione del punto di infiammabilità può avvenire a causa della miscelazione abusiva del gasolio con sostanze estranee come solventi, carburanti per avio, benzine e oli vegetali esausti. Questa pratica danneggia le casse dello Stato a causa delle imposte non pagate sui carburanti per uso autotrazione e crea condizioni di pericolosità per gli utilizzatori finali e gli operatori del settore.
È importante sottolineare che l’uso prolungato di carburanti di scarsa qualità può provocare danni agli ingranaggi dei motori delle autovetture e aumentare le emissioni di gas di scarico al di sopra dei limiti previsti dalle normative europee, danneggiando la salute pubblica e l’ambiente. Inoltre, i consumatori acquistano inconsapevolmente prodotti gravati da imposte non interamente versate allo Stato.
Al fine di evitare ulteriori conseguenze derivanti dall’erogazione e commercializzazione di tali prodotti, i finanzieri e i funzionari doganali di Trapani hanno proceduto al sequestro iniziativo, successivamente convalidato dai rispettivi GIP presso i Tribunali di Trapani e Marsala.
Questa attività evidenzia la stretta sinergia tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza, che continuano a presidiare il territorio e a controllare la qualità dei carburanti per garantirne la conformità e la legittima provenienza. L’obiettivo è tutelare i consumatori, l’Erario, l’ambiente e la sicurezza della circolazione stradale.
Il protocollo d’intesa ha permesso l’avvio di una massiccia campagna di controlli, che ha portato al sequestro di ingenti quantità di gasolio non a norma presso diversi impianti di distribuzione stradale. I gestori degli impianti sono stati deferiti alle Procure della Repubblica per l’accusa di frode in commercio.
Queste azioni di contrasto alle frodi nel settore delle accise e delle imposte indirette rappresentano un passo significativo per garantire la corretta gestione dei prodotti energetici e per prevenire danni all’ambiente e alla salute pubblica.
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