Trapianto autologo retina mini invasivo a Trapani
All’Ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani è stato eseguito, per la prima volta nella provincia, un trapianto autologo di retina con procedura vitreoretinica mini invasiva. L’operazione è stata condotta dall’Unità operativa complessa di Oculistica, diretta da Antonino Mauceri, su un paziente che presentava esiti di un grave trauma contusivo oculare, con complicanze significative quali distacco completo della retina, foro maculare di grandi dimensioni e lussazione del cristallino.
Grazie all’impiego di apparecchiature microchirurgiche di ultima generazione, è stato possibile effettuare un autotrapianto di tessuto retinico sano, prelevato dallo stesso occhio, consentendo il riaccollamento della retina e la chiusura del foro maculare. È stato inoltre recuperato il cristallino danneggiato, preservando la capsula naturale. L’intervento, eseguito in anestesia generale nel blocco operatorio ospedaliero, ha visto coinvolto il chirurgo Vincenzo Marchese, coadiuvato da Rosanna Badalamenti, Ivan Paesano, Pietro Adragna e Giuseppe Bisesti, con il supporto anestesiologico di Davide Cusumano.
Marchese ha sottolineato che «affrontare casi di questo tipo richiede esperienza, formazione continua e tecnologie avanzate, ma soprattutto un approccio personalizzato su ogni singolo paziente, con l’obiettivo di ridurre il trauma chirurgico e migliorare il recupero visivo». Ha aggiunto che «le moderne tecniche chirurgiche e le più recenti strumentazioni vitreo-retiniche a piccolissimo calibro come quelle a disposizione nella nostra sala operatoria, ci consentono di affrontare al meglio anche i casi più complessi».
L’intervento rappresenta un traguardo significativo per la chirurgia oculistica del territorio, attestando la possibilità di accedere a trattamenti specialistici avanzati anche all’interno delle strutture ospedaliere pubbliche dell’ASP trapanese.
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