Politica

“Trasporti siciliani inadeguati”, la denuncia della deputata Marano

Jose Marano

Problemi continui nei servizi di trasporto pubblico in Sicilia. Jose Marano, deputata regionale del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della commissione Ambiente, Territorio e Mobilità all’Assemblea Regionale Siciliana (Ars), critica il governo regionale guidato dal presidente Renato Schifani per l’inefficienza dell’Azienda Siciliana Trasporti (AST). “L’Azienda siciliana trasporti continua a far parlare di sé per le sue inefficienze e ad essere al centro di polemiche per i suoi disservizi. Questa volta a pagarne le conseguenze sono stati gli studenti siciliani ai quali, proprio nel loro primo giorno di scuola, non è stato garantito il servizio di trasporto scolastico extraurbano”, dichiara Marano.

La parlamentare sottolinea come, nonostante le promesse di rilancio del presidente Schifani, i risultati siano ancora deludenti. “Da mesi il Governatore Schifani annuncia in pompa magna di aver posto le basi per la costruzione di un percorso che punta all’efficienza, alla qualità dei servizi e alla salvaguardia dei lavoratori della Partecipata regionale. Di efficienza e di qualità non vi è traccia alcuna e la distanza che separa l’Ast da quel rilancio tanto sbandierato dal governo regionale è siderale”, aggiunge Marano, evidenziando che le recenti dimissioni dei vertici aziendali potrebbero celare motivazioni politiche. Secondo i dati riportati dalla stampa, un terzo dei mezzi dell’AST nelle città di Palermo e Catania sarebbe fermo a causa di guasti.

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Marano critica anche la ricapitalizzazione della società, che non avrebbe risolto i problemi cronici dell’AST perché non accompagnata da un piano di ristrutturazione adeguato. “La ricapitalizzazione non ha risolto gli annosi problemi perché non è stata accompagnata da un serio piano di ristrutturazione della Società”, sostiene la deputata. La parlamentare ritiene che il cambiamento di rotta necessario per migliorare il servizio non sia stato attuato, nemmeno con la trasformazione dell’AST in una società in house, una decisione non contestata dal governo Meloni ma che, secondo Marano, potrebbe non rappresentare la scelta giusta per il futuro dell’azienda.

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