Trattamento infarto, il Barone Romeo di Patti tra le eccellenze d’Italia
Nel 2023, il settore cardiovascolare in Italia ha registrato un miglioramento della qualità dell’assistenza ospedaliera. I dati raccolti dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) indicano che il 59% degli ospedali ha raggiunto livelli di qualità definiti “elevati” o “molto elevati” nel trattamento delle malattie cardiovascolari, in crescita rispetto al 51% del 2022. Una delle metriche principali analizzate riguarda il trattamento dell’infarto grave, noto come infarto Stemi, per cui è essenziale eseguire un’angioplastica coronarica entro 90 minuti dall’arrivo del paziente in ospedale. Il regolamento sugli standard di assistenza ospedaliera, stabilito dal Decreto Ministeriale n. 70 del 2015, fissa la soglia minima di conformità al 60%. Nel 2023, il 63% dei pazienti ha ricevuto l’angioplastica entro i tempi previsti, segnando un incremento dal 57% dell’anno precedente.
In particolare, tre ospedali italiani con volumi di attività elevati, ossia oltre 100 ricoveri l’anno per infarto Stemi, hanno superato l’85% di interventi tempestivi. Tra questi vi è il Presidio Ospedaliero Barone Romeo di Patti (Messina), affiancato dall’Ospedale di Treviso e dall’Ospedale del Cuore G. Pasquinucci di Massa, tutti con performance di eccellenza. Questo dato è rilevante per l’area cardiovascolare, dove Agenas osserva una riduzione delle differenze qualitative tra strutture del Nord e del Sud.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha commentato i risultati evidenziando l’importanza del riconoscimento ottenuto dal sistema sanitario siciliano, frutto di sforzi per ridurre lo storico divario rispetto ad altre regioni. «Siamo estremamente soddisfatti dei risultati raggiunti dal sistema sanitario siciliano. Le evidenze del rapporto dell’Agenas testimoniano l’impegno e la determinazione con cui la nostra Regione ha lavorato per migliorare l’assistenza e per ridurre il divario storico con altre aree del Paese» ha dichiarato Schifani.
Egli ha poi sottolineato come il progresso sia il risultato di investimenti mirati e dell’impegno del personale sanitario, ponendo l’accento sull’autonomia regionale come mezzo per rispondere con maggiore efficacia alle esigenze territoriali.
Tuttavia, il presidente ha specificato che l’autonomia, da sola, non garantisce l’efficienza e necessita di una gestione orientata ai risultati. Ha concluso ringraziando il personale sanitario per il loro contributo determinante nel raggiungimento di questi standard.
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